(ACON) Trieste, 19 lug - "Dichiarazioni come quelle fatte dalla
sindaca di Monfalcone, Anna Maria Cisint, possono alimentare
tensioni tra la comunità musulmana e il resto dei cittadini".
Lo sostiene, in una nota, la consigliera regionale del Movimento
5 Stelle Rosaria Capozzi.
"Come si può pensare di integrare queste cittadine, spesso
connazionali, vietandogli di fare il bagno in mare solo perché
indossano un burkini?" si interroga la pentastellata.
"Queste considerazioni, onestamente, sono del tutto inopportune e
pericolose. Quello del burkini - ha sottolineato Capozzi - è un
tema utile solo ad alimentare odio e diffidenza verso le donne
musulmane occidentali".
"Va aggiunto, inoltre, che con la circolare del 24 luglio 2000,
il Ministero dell'Interno ha precisato che il turbante, il chador
e il velo, imposti da motivi religiosi, "sono parte integrante
degli indumenti abituali e concorrono, nel loro insieme, ad
identificare chi li indossa, naturalmente purchè mantenga il
volto scoperto".
"Pertanto tali accessori- conclude la consigliera - sono ammessi,
anche in ossequio al principio costituzionale di libertà
religiosa, purchè i tratti del viso siano ben visibili. Mi auguro
quindi che, alle parole scomposte della sindaca Cinsit, non
faccia seguito nessuna ordinanza".
ACON/COM/li