EXPO 2008: VERSO ACCORDO PROGRAMMA PORTO VECCHIO TS

(ARC) Trieste, 11 nov - L'Accordo di Programma per la riqualificazione del Porto Vecchio di Trieste, un'area di 65 ettari che va dal centro città fino a Barcola, verrà promosso dal presidente della Regione Riccardo Illy, in accordo con il sindaco di Trieste Roberto Dipiazza, con il commissario dell'Autorità portuale triestina Vincenzo Mucci e il delegato dal Ministro dei Beni culturali. Nella riunione di insediamento del Tavolo tecnico di coordinamento per il riuso del comprensorio del Porto Vecchio, svoltasi oggi nella sede della Regione, è emersa una decisa volontà comune a realizzare quanto prima un progetto che Illy giudica "estremamente importante per il Friuli-Venezia Giulia". Le fasi operative che dovrebbero contraddistinguere l'Accordo sono state illustrate dalla consulente dell'Ap per il progetto, Ondina Barduzzi. La prima coinciderebbe con la sottoscrizione del documento, includendo l'approvazione delle bozza di variante al piano regolatore comunale e una bozza della variante al piano regolatore del Porto. Secondo la Barduzzi, potrebbe realizzarsi entro il 31 gennaio 2004, anche se su questa data permangono le perplessità del sindaco Dipiazza. "Riteniamo la riconversione del Porto Vecchio un progetto estremamente importante per il Friuli Venezia Giulia - è intervenuto a sostegno Illy, sottolineando quanto la Regione sia lieta di assumere il ruolo di soggetto promotore dell'Accordo - perché in grado di garantire una crescita economica del territorio molto al di là dei confini di Trieste". Illy ha anche ribadito la necessità di trovare un adeguato spazio per la sede del Lloyd Triestino, affinché la compagnia possa radicarsi a Trieste con benefici per tutta la regione. "Trieste è in pole position per l'Expo", ha invece annunciato Dipiazza, esprimendo personale soddisfazione per la costituzione di un tavolo con tutti i soggetti, pubblici e privati, interessati al progetto. "Dovremo lavorare senza intoppi e polemiche per centrare l'obiettivo", ha aggiunto. Oltre a Ministero Beni culturali, Regione, Comune e Autorità portuale di Trieste, alla riunione del Tavolo tecnico erano presenti anche i rappresentanti dei futuri concessionari per le rispettive aree, divise - ha spiegato la Barduzzi - in zone portuali ad interesse comunale, zone a portualità integrata e zone di traffici portuali. Il direttore dei Beni culturali, Pio Baldi, ha ricordato che dovranno essere valutati e rispettati i vincoli paesaggistico-ambientali e storico-monumentali, arrivando ad un progetto da concordare prima di arrivare al Tavolo formale. "Spero che i vincoli non siano eccessivi - ha concluso Illy - in maniera tale da non impedire l'insediamento delle nuove attività proposte dai concessionari".