(ARC) Zagabria, 4 ott - "Positivo riscontro" da parte del Presidente della Repubblica di Croazia Stipe Mesic al progetto di costituzione dell'Euroregione. Lo ha dichiarato il presidente del Friuli-Venezia Giulia Riccardo Illy, al termine dei colloqui ufficiali oggi a Zagabria. Un'Euroregione, ha confermato Illy, "vista con favore nell'ambito dell'avvicinamento della Croazia alla Ue" anche dal ministro croato per gli Affari esteri, Tonino Picula, e che potrebbe anche allargarsi verso l'Ungheria.
Non più dunque solo Friuli-Venezia Giulia, Veneto, Carinzia, alcune delle Regioni slovene (di prossima istituzione) lungo il confine con Italia ed Austria e le Contee croate dell'Istria e Litoraneo Montana (l'area di Fiume), ma anche la Regione ungherese di Zala, vicina ad Austria e Slovenia.
In questo senso il presidente Illy ha affermato che la richiesta di Zala è giunta alcuni giorni or sono e che, di conseguenza, questa possibile adesione potrebbe coinvolgere nell'Euroregione anche altre realtà regionali slovene.
A questo proposito, Illy ha indicato la possibilità di prossimi colloqui anche con le autorità ungheresi, mentre, "in accordo con il ministro La Loggia", ha ancora indicato il presidente del Friuli-Venezia Giulia, nella prossima legge Finanziaria dello Stato potrebbe trovare spazio un emendamento bipartisan per rivedere l'obbligo dell'Italia alla sottoscrizione di accordi bilaterali che regolino la creazione delle Euroregioni.
La convenzione di Madrid del Consiglio d'Europa, datata 1980, infatti, è stata ratificata dall'Italia introducendo il vincolo di un accordo bilaterale tra i Paesi prima di poter dare vita ad una Euroregione. Negli odierni incontri con Mesic e Picula il presidente Illy ha comunque potuto verificare la volontà della Croazia di collaborazioni e contatti più stretti con il Friuli-Venezia Giulia in ambito istituzionale, culturale ed economico, e pertanto, su proposta di Illy, potrà essere costituita una specifica Commissione bilaterale "per poter discutere in modo sistematico e continuativo" di temi di comune interesse, puntando comunque su una maggior concretezza, come ha rilevato lo stesso ministro Picula.
Il riferimento, ha segnalato Illy, va ad esempio al programma di cooperazione decentrata promosso dalla nostra Regione in Slavonia, le aree di Vukovar e Osijek, che potrebbe finalmente decollare prossimamente grazie al lavoro svolto in questi mesi dall'assessore ai Rapporti internazionali Ezio Beltrame, presente oggi a Zagabria.
Accanto al progetto di Euroregione, attenzione particolare, oggi a Zagabria, all'intensificazione dei rapporti economici bilaterali tra Croazia e Friuli-Venezia Giulia (l'Italia è oggi il primo partner commerciale della vicina Repubblica, prima della Germania, ed il secondo per gli investimenti diretti, alle spalle dell'Austria) che necessariamente si traduce nell'esigenza di migliori infrastrutture viarie.
Se entro due anni, infatti, dovrebbe realizzarsi la Zagabria-Fiume-Spalato, "sta segnando il passo" la parte slovena della direttrice Trieste-Fiume (la porzione croata Rupa-Fiume sarà invece pronta nel 2006).
"La viabilità tra gli scali di Trieste e Fiume deve essere moderna ed efficace", hanno concordato Illy e Picula, per cui il Friuli-Venezia Giulia potrebbe essere pronto ad accelerare il completamento anche di questo asse. L'idea è quindi quella - già ventilata da Illy - della creazione di una società mista tra DARS, Autovie Venete, le concessionarie venete ed anche Autostrade spa che andrebbe a concentrarsi pertanto non solo sulla direttrice da Maribor verso il confine sloveno-magiaro, ma anche verso lo scalo fiumano.
Nei colloqui con Mesic e Picula è stato anche affrontato il problema della "zona ecologica-ittica" approvata dal Parlamento croato ai primi di ottobre: Illy ha rilevato che oggi "Mesic e Sicula hanno dichiarato la volontà della Croazia di discutere del problema con tutti i Paesi affacciati sull'Adriatico, sia per tutelare gli aspetti ambientali che per sfruttarlo economicamente".
"Spero - ha affermato il presidente Illy - che dopo il 23 novembre (data delle elezioni politiche in Croazia) ci potrà essere un momento di rasserenamento per costruire tutti assieme le soluzioni migliori".