Venezia, 13 ott - "Condivido la necessitÖ di integrare o
quantomeno di coordinare strettamente le attivitÖ degli aeroporti
di Venezia e Treviso, da un lato, con quello di Ronchi dei
Legionari dall'altro".
Per il Friuli Venezia Giulia l'aeroporto di Venezia rappresenta
infatti una risorsa fondamentale, ha osservato oggi il presidente
della Regione Riccardo Illy, che ß intervenuto a Venezia agli
"Stati Generali della cittÖ aeroportuale Marco Polo" dedicati
alla trasformazione dell'aeroporto lagunare da scalo aeroportuale
a grande nodo di traffico, aereo, ferroviario ed autostradale.
La Regione, ha ancora affermato Illy, pur socio di minoranza
nella societÖ di gestione dell'Aeroporto di Ronchi ("Regione
costretta a rimanere fuori dal consiglio d'amministrazione", ha
ricordato) ha da tempo avviato un dialogo con chi amministra la
societÖ "per convincerli a far aderire un nuovo socio
industriale, operativo", cedendo a questi il 20 per cento delle
quote, di cui un 9 per cento detenuto dalla stessa
Amministrazione del Friuli Venezia Giulia, anche allo scopo di
sviluppare proprio queste attivitÖ di integrazione e
coordinamento.
Il presidente Illy ha quindi spostato il suo obiettivo sulle
infrastrutture ferroviarie del Nord Est, ricordando che l'asse ad
alta velocitÖ/alta capacitÖ dalla Francia a Slovenia ed Ungheria
(il Progetto prioritario 6 dell'Unione europea) risulterebbe
indispensabile solo se realizzata nella sua interezza: la
Lione-Torino, infatti, ß altrettanto utile al Piemonte ed alla
Lombardia quanto al Nord Est italiano, ha affermato.
Illy si ß detto quindi "sfiduciato" sullo stato di avanzamento di
questa infrastruttura: per la Venezia-Trieste c'ß solo
un'indicazione di tracciato, peraltro non ancora definita con
certezza; per la Ronchi Sud-Trieste si ß a livello di
progettazione preliminare; per la Trieste-Lubiana ß in attuazione
lo studio di fattibilitÖ, comunque con molti tentennamenti da
parte della Slovenia.
Il presidente della Regione ha quindi indicato una "scadenza": la
prossima riunione dell'Ecofin del 7 novembre, che dovrebbe
decidere sul Regolamento Ue per l'utilizzo delle risorse Ue sui
Progetti prioritari comunitari in materia di trasporti.
Anche secondo il vicepresidente del Parlamento europeo Mario
Mauro, ha sottolineato Illy, "sarÖ un momento cruciale, perchá se
l'Italia non presenterÖ una posizione chiara e decisa sulla
volontÖ di realizzare quest'opera, e dunque di allocare le
relative risorse finanziarie, quel Regolamento verrÖ utilizzato
per privilegiare altri progetti infrastrutturali Ue".
ARC/RM