(ACON) Trieste, 14 lug - "Come dichiarato stamattina dal
consigliere Enrico Bullian, anch'io credo che si debbano reperire
i fondi per 'quello che diventerà uno dei punti di riferimento
culturali del nostro territorio, centrale per quella rete di
luoghi della memoria sulla storia del Novecento che diverranno
mete di visita così come di studio, approfondimento e
didattica'". Lo afferma, in una nota, Fabio Scoccimarro, in
qualità di consigliere regionale di Fratelli d'Italia.
"Auspico che il Museo regionale della Resistenza - continua
Scoccimarro - sia un punto di riferimento sul territorio di tutte
le Resistenze, non solo di quella componente rossa che guardava
alla Jugoslavia come il paradiso socialista al quale vendere la
vita dei connazionali che per la libertà avevano combattuto".
"Se davvero il quadro di riferimento nel quale ci muoviamo è
quello di Gorizia-Nova Gorica 2025, capitali europee della
cultura e di un modello di vivere e sentire la storia tumultuosa
del confine orientale, allora è giusto - prosegue l'esponente di
FdI - che tutte le storie siano esposte e considerate. Mi farebbe
piacere portare al Museo, quando saranno allestite le sale, una
lettera di ringraziamento autografata dal 'fazzoletto verde'
partigiano Cividin di Muggia che ringraziava mio padre per averlo
informato per tempo di una retata dei partigiani titini, con la
quale successivamente erano stati infoibati altri membri della
Resistenza non slavo-comunista".
"Per superare le dicotomie ideologiche e il costante contrapporre
i numeri di esistenze distrutte dall'odio, serve - conclude il
consigliere Scoccimarro - la prospettiva di una didattica al
servizio delle future generazioni di confine, nella
collaborazione di tutte le istituzioni delle vicine Repubbliche".
ACON/COM/fa