(ARC) Pontebba/Pramollo - 8 dic - In 59 giorni, lavorando come si usa dire "h 24", cioè giorno e notte, la Protezione civile del Friuli-Venezia Giulia è riuscita a mettere in sicurezza la strada provinciale che da Pontebba porta a passo Pramollo, disastrosamente distrutta in più punti dall'alluvione dello scorso 29 agosto.
Ed oggi il vicepresidente della Giunta regionale Gianfranco Moretton, "con grande soddisfazione", ha potuto inaugurare la nuova viabilità verso l'Austria e la Carinzia, uno dei tasselli "per la rinascita economica e sociale della Val Canale e del Canal del Ferro dopo i terribili eventi atmosferici di tre mesi or sono".
Il vicepresidente Moretton, al quale si sono uniti l'assessore regionale Franco Iacop, i vicepresidenti del Consiglio regionale Carlo Monai e Roberto Asquini, il vicepresidente del Lantag della Carinzia Hans Ferlitsch, il presidente della Provincia Marzio Strassoldo, il sindaco di Pontebba Luigi Clauderotti, gli assessori carinziani alla Viabilità ed all'Agricoltura, Gerhard Doerfler e Georg Wurmitzer, ha così voluto ricordare il corale impegno delle istituzioni, delle comunità locali, dei tecnici e dei volontari della Protezione civile, nonché delle imprese e delle maestranze impegnate nella realizzazione dell'opera, per raggiungere questo traguardo.
Un impegno comune, ha aggiunto Moretton, "senza colori politici", che deve legarci per concretizzare ora, complessivamente, un più generale programma di sviluppo per l'area della Val Canale e del Canal del Ferro.
"L'apertura della strada per Pramollo (che per Pontebba significa il futuro "destino economico", ha sottolineato il sindaco Clauderotti) intende rappresentare un segno tangibile del ritorno alla normalità" ma anche, ha indicato il vicepresidente Moretton, una riaffermazione del valore e dell'importanza della collaborazione transfrontaliera tra Friuli-Venezia Giulia e Carinzia.
Tutti hanno quindi sottolineato il grande impegno ancora una volta confermato dalla Protezione civile regionale nel ripristino della viabilità e nell'opera di bonifica e consolidamento dei versanti (mettendo in tal modo in sicurezza l'abitato di Pontebba): "una professionalità indiscussa", ha rimarcato Moretton, "una grande prestazione tecnica", secondo l'assessore Doerfler.
Ed a conferma della "strategicità" economica della strada per Pramollo per il sistema turistico-invernale della Carinzia, ma anche dello "spirito di solidarietà della popolazione carinziana", il vicepresidente Ferlitsch ha consegnato a Moretton un contributo di 200 mila euro (ministero austriaco dell'Economia, Governo della Carinzia, Comune di Hermagor e gli imprenditori turistici di Nassfeld) a favore della rinascita della Val Canale/Canal del Ferro.
(ARC) Trieste, 08 dic - L'intervento finanziario della Regione per il ripristino della strada provinciale 110 da Pontebba a passo Pramollo è stato pari a 2,88 milioni di euro.
A seguito dell'alluvione dello scorso 29 agosto l'arteria subì gravi danni sia a causa di alcuni movimenti franosi che per l'erosione causata dal torrente Bombaso.
In particolare, a quota 880 metri crollò un'arcata del ponte sul Bombaso e vennero asportati dalle acque un centinaio di metri di strada, mentre più a monte (dalla galleria in poi) un ampio movimento franoso di circa 200 mila metri cubi ha asportato in più punti diverse centinaia di metri della provinciale.
Analoga situazione anche a quota 1.100 metri, con la "variante" (il tracciato alternativo realizzato nel 1993) letteralmente spazzata dalla piena del torrente.
Nei 59 giorni di ininterrotto lavoro da parte della Protezione civile regionale è stato gettato un ponte Bailey di 30 metri di "luce" ed oltre 4 metri di larghezza (con una portata di 50 tonnellate) ma soprattutto è stata ripristinata e consolidata la strada, con formazione di scogliere a difesa delle acque, la ricostruzione dei muri di sostegno, l'ancoraggio dei terreni instabili, la scolmatura dell'alveo fluviale.
Per garantire la massima sicurezza degli automobilisti in transito è stato parallelamente realizzato un sistema di illuminazione notturna, un articolato progetto di monitoraggio della frana ed un sistema di allarme che si attiva in caso di accelerazione nei movimenti della massa franosa.
Proprio in caso di tali movimenti e, quindi, di pericolo per il transito, i sensori applicati sul corpo della frana attiveranno alcuni semafori, delle sbarre che bloccheranno il traffico e degli allarmi sonori.