Udine, 12 lug - "Oggi è un occasione di festa ma anche di
riscoperta dei valori della Chiesa aquileiese attraverso la
storia e l'esempio dei martiri e patroni Ermacora e Fortunato.
Sono onorata di rappresentare oggi l'Amministrazione regionale in
un momento che è solenne grazie alla presenza dell'arcivescovo e
spero che la comunità raccolga il suo invito a non fare
affievolire la luce della fede, in grado di illuminare chi è nel
buio e in esso non ha voce".
Lo ha affermato l'assessore regionale alle Finanze Barbara Zilli
a margine del Solenne pontificale celebrato dall'arcivescovo di
Udine mons. Andrea Bruno Mazzocato nel duomo di Udine in
occasione della festività dei Santi Patroni, protomartiri della
chiesa Aquileiese, assassinati per la loro fede nell'anno 70 dopo
Cristo.
Patroni dell'Arcidiocesi di Gorizia e di Udine, oltre a esser
venerati anche nella Diocesi di Concordia-Pordenone, Ermacora e
Fortunato, sono anche patroni del Friuli e della Regione Friuli
Venezia Giulia: per onorarli questa sera è previsto il Solenne
pontificale degli arcivescovi e dei vescovi della regione nella
basilica madre di Aquileia, che accoglierà anche una Messa
celebrata in lingua friulana domenica 17 luglio alle 18.00.
Mazzocato ha ricordato come nella città pagana di Aquileia
Ermacora e Fortunato avessero acceso la luce, allora sconosciuta
e nuova, del Vangelo.
"L'arcivescovo ha fatto notare - ha commentato Zilli - come
questa celebrazione sia occasione per ricavare dal loro esempio
insegnamenti per la nostra società e ha messo in guardia dai
rischi dell'affievolirsi della luce del Vangelo, che ha fatto
vedere ciò che usualmente nella società resta al buio: i più
deboli, coloro che non hanno voce".
Crisi demografica, bambini e ragazzi lasciati in una pericolosa
deriva educativa, giovani che non hanno dimora e prospettive per
il futuro, famiglie che sono lasciate sole, anziani che accedono
ai centri di ascolto di Caritas raccontando profonda solitudine:
sono le storie "scomode", che restano al buio e su cui
l'arcivescovo ha esteso una benedizione speciale, dopo quella a
tutta la città di Udine.
ARC/EP/al