ASSESTAMENTO: OK I COMM AD ART 2: NO A EMENDAMENTO SU AUSSA CORNO

ACON (Trieste), 10 lug - L'area dell'Aussa Corno finisce al centro della discussione della I Commissione integrata, chiamata ad esprimersi con un voto sui tre documenti che compongono la manovra finanziaria. Il dibattito, infatti, è nato dall'emendamento al ddl 6 Assestamento di bilancio presentato da Rosaria Capozzi (M5S) e avente ad oggetto l'abrogazione dei commi della legge 13 del 2022, che prevedono, al fine di perseguire "la crescita della filiera siderurgica...l'esecuzione di un progetto integrato di infrastrutturazione industriale" nei terreni di Punta Sud. La modifica richiesta è stata respinta con le motivazioni dell'assessore alle Attività produttive, Sergio Emidio Bini. "L'emendamento va respinto in modo inequivoco - ha detto il rappresentante della Giunta regionale -: sul tema abbiamo ribadito il nostro punto di vista e l'idea del rilancio dell'area dell'Aussa Corno con interventi concreti. In ogni caso si tratterà di investimenti che non andranno a danneggiare l'ambiente e il turismo. La richiesta di Capozzi vuole porre nel nulla una previsione normativa: noi aspetteremo gli approfondimenti necessari e poi faremo le valutazioni del caso sia sotto il profilo politico sia sotto quello tecnico". Il consigliere del Pd Francesco Martines è intervenuto sul punto: "I 20 milioni devono rimanere nel bilancio per interventi in quell'area lì, che ha bisogno di risorse per essere sviluppata, ma non è opportuno che questa somma sia legata al probabile investimento nell'acciaieria"; lo stesso ha fatto Furio Honsell (Open), favorevole emendamento Capozzi, che ha sottolineato come "in un anno non c'è mai stata l'occasione per ragionare effettivamente sugli sviluppo dell'area dell'Aussa Corno, particolarmente critica". Serena Pellegrino (Avs) ha evidenziato una contraddizione: "Gli uffici dicono che il progetto esiste ed è stato posto al vaglio dell'Università, l'assessore Bini dice di no: ma se non esiste alcun progetto, perché non destiniamo ad altro quei 20 milioni?", mentre Diego Moretti (Pd) ha ricordato come ai tempi dell'approvazione della norma, l'anno scorso, "si faceva sì riferimento all'infrastrutturazione dell'area, ma si parlava solo di un laminatoio; soltanto successivamente abbiamo scoperto che il tema era la realizzazione di un'acciaieria". Voto contrario, dunque, all'emendamento di Capozzi; gli emendamenti della Giunta regionale, uno più tecnico in materia ambientale, l'altro volto ad ampliare il novero dei Comuni interessati dalla norma sulle infrastrutture turistiche, sono stati invece approvati a maggioranza; così come l'intero articolo 2. ACON/MT-fc