(ACON) Trieste, 6 lug - "La questione che abbiamo sollevato
farà molto discutere nei prossimi giorni. Non ci è stato spiegato
perché manchi il riferimento all'acciaieria nell'Aussa Corno nel
Documento economico finanziario regionale (Defr) per l'anno 2024,
dopo che era stato inserito in quello del 2023 e confermato nella
nota di aggiornamento dello scorso dicembre. Adesso l'assessore
regionale alle Attività produttive ha deciso di non menzionare,
per una scelta politica, l'insediamento siderurgico".
A rendere pubblica l'anomalia è la consigliera regionale del
Movimento 5 Stelle, Rosaria Capozzi, con una nota.
"Nel documento presentato al Consiglio regionale un anno fa e nel
suo aggiornamento - prosegue la Capozzi - la Giunta riteneva che
l'investimento prospettato da Metinvest e Danieli rivestisse
carattere strategico per il tessuto economico-produttivo
regionale riconoscendo il rilevante interesse alla promozione
dell'accordo di programma necessario all'insediamento. Oggi
l'assessore Sergio Emidio Bini, in totale imbarazzo visto che gli
enti con cui doveva esser stipulato tale accordo hanno deliberato
tutti di voler salvaguardare la Laguna di Marano, forse per
questo ha tolto il riferimento del progetto dal Defr".
"Abbiamo provato a chiedere spiegazioni ai tecnici che hanno
redatto il documento posto all'attenzione della II Commissione
consiliare, ma ci è stato risposto che la scelta è tutta
politica. Però neanche politicamente c'è stata una risposta,
restando confermati i 20 milioni di euro per le infrastrutture
propedeutiche al suo insediamento. Confidiamo - conclude la
pentastellata - che in Aula l'assessore Bini sostenga che solo i
paracarri non cambiano idea, come detto anche oggi, confermando
che l'investimento siderurgico non è più d'interesse per questa
Giunta e votando la nostra proposta emendativa di togliere ogni
riferimento all'acciaieria da realizzare nella punta Sud
dell'Aussa Corno, liberando finalmente milioni di euro da poter
destinare allo sviluppo delle nostre aziende".
ACON/COM/rcm