(ARC) Trieste, 15 dic - WWF e Italia Nostra esprimono piena approvazione per la proposta del presidente della Regione Riccardo Illy di mettere a disposizione di Evergreen il palazzo della Giunta di Piazza Unità. In seconda battuta propongono, quale spazio per la sede della società, il fronte di magazzini tra Porto Vecchio e via Cavour. Gli ambientalisti non trovano invece opportuno l'insediamento di un "edificio simbolo" in un complesso che "è già un simbolo della città" e cassano il progetto della nuova sede Evergreen firmato dall'architetto Mario Botta, suggerito, come ha ricordato Illy, dall'allora sottosegretario ai Beni culturali Vittorio Sgarbi.
Nel corso dell'incontro di oggi con Dario Predonzan e Wilma Diviati (WWF) e con Andrea Benedetti e Giulia Giacomich (Italia Nostra), Illy, pur condividendo alcune delle perplessità espresse dagli ambientalisti, ha ricordato che due sono, nell'ordine, le priorità da rispettare. La prima è il radicamento di Evergreen a Trieste anche dopo la scadenza del contratto che imponeva alla società di mantenere qui la sede del Lloyd Triestino. La seconda è la salvaguardia del tessuto urbanistico e degli immobili di reale valore architettonico e storico di Porto Vecchio.
Una tesi condivisa a livello nazionale, dal momento che l'architetto Pio Baldi, direttore generale del ministero dei Beni culturali, se da un lato sostiene, come confermano gli ambientalisti, il reinsediamento in piazza Unità del Lloyd Triestino, dall'altro si sta adoprando per la riduzione dell'impatto dell'edificio progettato da Mario Botta nell'ambito del recupero di Porto Vecchio.
Un recupero complessivo necessario e ormai improrogabile, ha ribadito Illy, e per il quale è stato recentemente presentato un masterplan funzionale alla candidatura di Trieste all'Expo 2008.
Un obiettivo importante che conferma, è stato concordato, la necessità di procedere al ripristino dell'area sulla base di strumenti urbanistici concreti. Il primo è il piano regolatore portuale, "che stiamo sollecitando da anni" ha detto Illy, il secondo è il piano regolatore generale del Comune di Trieste che, come ha rilevato il presidente "va adeguato alle previsioni di recupero di Porto Vecchio".
Anche per questo, oltre che per accelerare un iter che deve procedere con snellezza, la Regione si è fatta promotrice dell'incontro con l'architetto Baldi servito ad avviare il dialogo - ha rilevato Illy - tra i soggetti che hanno competenza effettiva sull'organizzazione del recupero di Porto Vecchio (Autorità portuale, Comune di Trieste, Soprintendenza).