QUESTION TIME. ENTI LOCALI, PROGRESSIONI VERTICALI NON SOLO PER TITOLI

(ACON) Trieste, 4 lug - La necessità di accelerare le progressioni verticali fra categorie negli enti locali è stata al centro dell'interrogazione a risposta immediata sollevata dalla consigliera Manuela Celotti (Pd) nei confronti dell'assessore regionale agli Enti Locali, Pierpaolo Roberti. La dem si è fatta portavoce delle difficoltà denunciate dai Comuni, anche tramite Anci Fvg, nel reperimento di personale per la categoria D che dovrebbe assumere anche l'incarico di posizione organizzativa (Po), funzione difficilmente ricopribile da neo assunti e di cui, spesso, si fanno carico i Primi cittadini. Mansione che invece, soprattutto nei municipi più piccoli e attualmente in maggiore difficoltà, potrebbe essere svolta dai dipendenti di categoria C, presenti da anni nelle Amministrazioni e quindi in possesso delle competenze necessarie. "Il tutto - ha ribadito Celotti - anche in considerazione di quanto emerso, nel novembre del 2022, durante il direttivo di Anci Fvg con l'individuazione di proposte in merito alle progressioni verticali, richiedendo che vengano legate a criteri di esperienza e non solo di titolo di studio". Nel rispondere al quesito, Roberti ha sottolineato come il tema delle progressioni verticali in deroga al titolo di studio richiesto per l'accesso dall'esterno risulta fortemente connesso a quello del Nuovo Ordinamento professionale. "La tematica - ha proseguito l'assessore - sarà trattata nella prossima tornata contrattuale 2022-2024, in modo da procedere all'approvazione di una disciplina coerente con la classificazione intervenuta a livello nazionale". "L'argomento - ha concluso l'esponente della Giunta - costituisce una delle priorità per l'Amministrazione che ha già provveduto con intervento legislativo a rendere possibile la disciplina in sede contrattuale. Formalizzata la nomina della nuove delegazioni trattanti, sarà possibile l'apertura della trattativa per la tornata contrattuale 2022 - 2024 - non dirigenti. In tale contesto la parte pubblica valuta come percorribile anche una soluzione volta alla stipula di un contratto stralcio dedicato al Nuovo Ordinamento professionale e a quanto ad esso consegue, ove le trattative richiedessero un tempo non compatibile con le esigenze espresse dal territorio e riportate nell'interrogazione presentata". "Sono a conoscenza che vanno riviste le categorizzazioni previste dall'attuale contratto - ha replicato Celotti - un iter molto lungo. Proprio per questo sollecito la Giunta a non perdere ulteriore tempo considerando che, dalla proposta avanzata dal direttivo di Anci, sono passati già 8 mesi e nulla è stato fatto. Ci vuole una partenza immediata, i sindaci si sentono abbandonati". 3 - segue ACON/LI-fc