QUESTION TIME. INFRASTRUTTURE: TS-GRADO, PALESTRA MANIAGO, CICLOVIA GO

(ACON) Trieste, 4 lug - Il Question time in Consiglio regionale si è aperto oggi con le risposte dell'assessore alle Infrastrutture, Cristina Amirante, a cinque quesiti. Francesco Russo (Pd) ha posto il problema del collegamento marittimo tra Trieste e Grado, "che avrebbe dovuto partire regolarmente il 1 giugno" ed è stato invece "avviato solo il 13 giugno", con la stessa imbarcazione degli anni precedenti nonostante fosse stata prevista la sua sostituzione "con una motonave più adeguata". Il consigliere dem, ricordati "i numerosi disservizi che hanno caratterizzato il servizio di collegamento marittimo dal 2021 ad oggi", chiede dunque alla Giunta "se i requisiti previsti dal capitolato di appalto siano stati rispettati". L'assessore ha confermato "le criticità degli anni precedenti" e ha spiegato che "al momento la società utilizza ancora l'imbarcazione Adriatica, che garantisce la presenza di 181 passeggeri con un tempo di percorrenza di un'ora e mezza. Il servizio, avviato il 13 giugno, si concluderà il 12 settembre, garantendo gli 80 giorni consecutivi previsti". Quanto al nuovo mezzo, la Regione "ha sollecitato a procedere al più presto con l'entrata in servizio dell'Audace, per la quale sono in corso di svolgimento accertamenti tecnici. Ad oggi sono state comunque svolte tutte le corse programmate, per un totale di 4200 passeggeri trasportati". "Mi fa piacere che la società sia stata richiamata - ha replicato Russo - ma sarebbe stato più apprezzabile l'inizio del servizio il primo giorno di giugno. La vecchia imbarcazione non è efficiente, e non si vede ancora all'orizzonte la sostituzione con il nuovo mezzo". Il "carico di lavoro eccessivo" del Servizio regionale che si occupa di autorizzazioni paesaggistiche sta a cuore al consigliere di Ssk, Marko Pisani, che lamenta "l'esponenziale aumento delle pratiche" e il conseguente ritardo nelle risposte ai Comuni, dal momento che molti municipi non hanno la delega a questo tipo di istruttoria. Amirante ha prospettato al consigliere due soluzioni: "Da una parte il potenziamento del personale che si occupa della parte paesaggistica nella Direzione regionale, e dall'altra gli incentivi al personale dei Comuni che decidano di svolgere autonomamente questo servizio: ci stiamo già muovendo in entrambe le direzioni". Una risposta che ha convinto Pisani, il quale si è ripromesso di "monitorare gli sviluppi della situazione". Andrea Carli (Pd) ha centrato la sua interrogazione a risposta immediata sulla nuova palestra dell'Iis Torricelli di Maniago, una struttura che è al centro delle richieste non solo della dirigente scolastica ma anche del Comune, dei municipi vicini e del Coni regionale. Secondo Carli si tratta di una scelta "non più rinviabile in quanto l'utilizzo delle altre strutture attualmente disponibili risulta già al massimo della potenzialità". Il consigliere ha chiesto inoltre conferma delle ipotesi circolate di recente su uno stanziamento di 3 milioni nella manovra di assestamento. Nella sua risposta, l'assessore ha ripercorso l'iter del progetto di fattibilità realizzato a fine 2020, "che prevedeva un costo di 3 milioni e 550mila euro", ma ha anche spiegato che "attualmente al Torricelli sono in corso i lavori di adeguamento anti-sismico e non è possibile procedere con un doppio cantiere. Bisogna dunque concludere quei lavori e nel frattempo integrare il piano di fattibilità tecnico-economica perché i costi sono aumentati e da una stima sommaria si dovrebbe arrivare a 5 milioni". "Grazie per la volontà di procedere - ha replicato Carli - : convengo sul no ai due cantieri contemporanei, ma si potrebbe comunque procedere con la progettazione della nuova palestra". La ciclovia dell'Isonzo-Fvg 5 era invece al centro del question time di Enrico Bullian. Il consigliere del Patto-Civica ha chiesto alla Giunta come intenda procedere alla sua realizzazione, con quale cronoprogramma e quadro economico complessivo e attraverso quali soggetti attuatori. Bullian ricorda "la grande potenzialità turistica" di questo progetto, "legata anche a un'offerta transfrontaliera, in diretta continuità con la Slovenia dove esistono già gli itinerari ciclabili lungo l'asse fluviale dell'Isonzo-Soca". "Serve una regia unitaria, altrimenti troppi enti ci mettono le mani", ha sottolineato il consigliere in aula. "La rassicuro sul fatto che la Direzione farà da regia per realizzare i diversi tratti - ha risposto Amirante - e che contiamo di arrivare in tempo su tutti gli interventi in vista di Go2025". I lotti prioritari, ha spiegato ancora l'assessore andando nel dettaglio, "sono il primo stralcio ciclabile Gorizia-Grado, tra San Canzian e Turriaco, e il completamento di alcuni tratti in diversi comuni dell'area: i soggetti delegati sono Fvg Strade e l'Edr di Gorizia. Il cronoprogamma prevede di avviare i lavori per il primo stralcio nella primavera 2024 e di far partire il secondo cantiere nell'estate del prossimo anno. Quanto ai lavori tra Gradisca e Gorizia e tra Gorizia e Cormons, è stato affidato un incarico ai progettisti, e in assestamento prevediamo di coprire le carenze del quadro economico". Bullian, in replica, ha suggerito all'assessore "di visionare le eventuali interferenze con i progetti che i Comuni hanno su quei tracciati: c'è il rischio di allontanare l'intervento dalla parte fluviale, facendo venire meno l'aspetto paesaggistico". "Fonti sindacali - ha invece fatto presente il consigliere dem Roberto Cosolini - riferiscono difficoltà di interlocuzione e di riscontro relativi ai negoziati in corso con il consorzio Tpl Fvg, gestore del trasporto pubblico locale in base al contratto in essere con la Regione". Alla data odierna infatti il consorzio "non ha ancora approvato il bilancio di esercizio 2022 e tale situazione, se confermata, potrebbe comportare ripercussioni non positive sul prosieguo delle trattative sopraindicate e più in generale sull'operatività del gestore di un servizio fondamentale della Regione". Il consigliere chiede dunque alla Giunta di scongiurare il possibile stallo. "Il 23 giugno - ha confermato Amirante - l'assemblea della società non ha approvato il bilancio e il Cda, in una successiva riunione, ha deciso la riconvocazione. La Regione monitora il rispetto del contratto, e al momento la mancata approvazione non ha provocato ripercussioni. Attendiamo la prossima assemblea per capire se sia necessario un intervento da parte nostra". Una risposta che ha indotto Cosolini a esprimersi "in modo meno diplomatico. Il Cda è composto da rappresentanti dei soci, e poi gli stessi soci non si presentano alle assemblee nei termini di legge per approvare il bilancio... Se parlassimo di aziende normali, questo sarebbe molto censurabile. Le chiedo di esercitare moral suasion per arrivare a comportamenti di governance corrispondenti a norme e criteri di correttezza e trasparenza: un bilancio consuntivo o è approvabile o non è approvabile, non ci sono vie di mezzo". 1 - segue ACON/FA-fc