(ACON) Cercivento (Udine), 1 lug - Una meritata serenità dopo
tanta, troppa reticenza. Rispetto e riabilitazione morale dopo
una sanguinosa ingiustizia per raggiungere, finalmente, una piena
e condivisa restituzione dell'Onore dovuto.
Il caporal maggiore Silvio Gaetano Ortis di Paluzza, il caporale
Basilio Matiz di Timau, il caporale Giovanni Battista Coradazzi
di Forni di Sopra e il soldato Angelo Massaro di Maniago,
appartenenti alla 109° compagnia Alpini del battaglione monte
Arvenis, costituiscono ormai un simbolo che la Giornata regionale
della Restituzione dell'onore agli alpini fucilati trasforma in
punto di partenza umano che, dal Friuli Venezia Giulia, si sta
espandendo in tutta la penisola.
Sono stati in tanti a ribadirlo, a Cercivento (Udine), in
occasione dell'ormai tradizionale cerimonia dedicata a questi
quattro martiri, gli ennesimi, del primo conflitto mondiale. Un
appuntamento struggente e alimentato nei suoi valori e nella sua
importanza dal voto unanime con cui, attraverso la legge
regionale 7/2021, l'Assemblea legislativa Fvg aveva ridato
dignità ai soldati italiani che hanno perso la vita durante la
Grande guerra, attraverso esecuzioni stabilite da sentenze
sommarie dei tribunali militari.
L'evento carnico ha preso il via con una messa celebrata nella
centralissima Pieve di San Martino da don Marco Minin, cappellano
militare della Brigata Julia. Le Amministrazioni comunali che
hanno voluto manifestare la loro partecipazione con una
significativa presenza hanno portato a Cercivento, oltre a quella
del primo cittadino locale Valter Fracas, anche le fasce
tricolori indossate dai sindaci Ermes Antonio de Crignis
(Ravascletto, ma presidente anche della Comunità montana),
Umberto Scarabello (Maniago) e Domenico Giatti (Villa Santina),
insieme a quelle di Dennis Iob (vice sindaco di Cavazzo), Italo
Di Gallo (assessore ad Arta Terme) e Lucia Ponte (consigliera a
Paluzza).
Nutrita anche la rappresentanza delle sezioni alpine che hanno
schierato i rispettivi vessilli e gagliardetti, recati dopo la
conclusione del rito religioso attraverso un corteo che è salito
fino al monumento in ricordo degli alpini fucilati, dove sono
stati archiviati l'alzabandiera, l'onore ai caduti, la lettura
della "Preghiera ai caduti" e la deposizione di una corona
d'alloro, prima degli interventi delle autorità.
Il compito di rappresentare l'intera Assemblea legislativa Fvg e
il presidente Mauro Bordin è stato rivestito dal consigliere
Manuele Ferrari che ha voluto ringraziare "tutti coloro che hanno
lavorato per anni, affinché la politica regionale, all'unanimità,
restituisse il giusto onore ai nostri fusilâts. In particolare,
il presidente del Cr nella XII° Legislatura, Piero Mauro Zanin,
l'ex consigliere regionale e già sindaco di Cercivento, Luca
Boschetti (anche lui presente), il già sottosegretario Franco
Corleone e Mario Flora, pronipote di Ortis".
"Questo - ha aggiunto Ferrari - è un giorno molto importante, ma
non certo un punto di arrivo. Ora sarà necessario raggiungere
ulteriori obiettivi con il Fvg sempre a fare da traino nei
confronti delle altre Regioni per andare fino in fondo e
convincere il Governo ad approvare quanto già riconosciuto nella
nostra regione".
Anche il collega Andrea Carli, dal canto suo, ha auspicato che
"alla luce del grande impulso impresso alla causa nell'ultimo
periodo della scorsa legislatura regionale, ci sia un rinnovato
impegno a spingere affinché anche lo Stato italiano, alla pari di
Francia e Gran Bretagna, si doti di una legge specifica. Spero si
proceda ancora una volta per dare un'ulteriore spinta al nostro
presidente, allo scopo di esercitare le giuste pressioni in
Parlamento e approvare la legge che tanto auspichiamo".
Il sindaco Fracas ha quindi rimarcato il fatto che "le penne nere
possono finalmente partecipare a questa commemorazione
serenamente e senza divieti. Così, anche noi, possiamo portare
con altrettanta serenità il giusto omaggio a queste vittime.
Grazie alla Regione Fvg che ha ridato loro l'onore, ora
attendiamo lo Stato. Grazie, inoltre, alla popolazione di
Cercivento che nell'arco di 100 anni avrebbe anche potuto
dimenticare con facilità, invece di tramandare tutto fino a noi
con questa passione".
Anche il professor Andrea Zannini, componente della Consulta
storica sulle fucilazioni e sulle decimazioni per l'esempio
(nominata proprio grazie alla lr 7/2021), ha voluto ricordare il
contributo di Zanin e Boschetti "per trasformare una tradizione
di cerimonie in qualcosa di normativo che potesse creare i
presupposti al fine di andare oltre Cercivento, punto di partenza
comunque indiscutibile. La normativa regionale ha istituto non
solo questa giornata, ma ha nominato anche una commissione per le
ricerche storiche composta dagli studiosi degli atenei di Trieste
e Udine, più il professor Guido Crainz. Il progetto si dedicherà
a fucilati e decimati friulani e della Venezia Giulia, per poi
allargarsi anche a livello nazionale".
ACON/DB