(ARC) Trieste, 28 ott - Nell'attuale fase di stagnazione, se non proprio di recessione economica, le politiche di innovazione tecnologica ed organizzativa rappresentano per la Regione una sfida volta a favorire lo sviluppo, migliorando la capacità competitiva del "Sistema Friuli-Venezia Giulia".
Lo ha evidenziato oggi il presidente Riccardo Illy alla prima riunione del Comitato per l'Innovazione, previsto dalla legge 11 di quest'anno.
Il Comitato è lo strumento cui spetta il compito di definire linee programmatiche, obiettivi, priorità degli interventi da attuare, per poi indicare alla Giunta regionale la destinazione dei fondi a disposizione. Fondi che la legge per l'innovazione aveva fissato in 11 milioni di euro, cui si sono aggiunti altri quattro milioni con l'assestamento di bilancio, a conferma dell'impegno che l'attuale esecutivo intende riservare alla "risorsa innovazione".
Come richiesto dal presidente Illy, per poter impiegare già entro l'anno in corso i finanziamenti 2003, il Comitato ha subito proceduto all'analisi dei diversi progetti, prospettando la ripartizione per i singoli settori.
E' stato quindi concordato che per l'innovazione delle imprese industriali sarà destinata la somma complessiva di 5 milioni di euro. Un milione andrà per laboratori di ricerca nel comparto dell'artigianato. 800mila euro saranno indirizzati alla formazione professionale ed un milione e 200mila al lavoro e all'occupazione. Infine complessivamente 7 milioni di euro saranno finalizzati alla realizzazione e allo sviluppo di parchi scientifici e ad azioni di trasferimento tecnologico e diffusione dell'innovazione attuati da centri di ricerca pubblici e privati.
Nel corso della riunione il Comitato ha formulato anche una prima ipotesi di ripartizione delle risorse per il 2004 e il 2005. Prevedendo che anche per gli anni a venire i finanziamenti totali quantomeno non saranno inferiori ai 15 milioni di euro attuali, si è stabilito che adeguate risorse andranno anche a settori, quali agricoltura, trasporti e università, che per il 2003 non hanno potuto essere oggetto di finanziamento.
Attraverso la legge 11 si intende dunque costruire una "regione innovativa". Un processo che richiede, ha sottolineato ancora Illy, rivolgendosi ai componenti del Comitato, oltre alla condivisione di una nuova cultura, anche tempi medio-lunghi, partendo dalla consapevolezza che oggi in Italia si investe ancora poco in innovazione e ricerca (appena l'1 per cento del PIL a fronte del doppio della media europea).
Oggi dunque si è partiti, ma per il raggiungimento dell'obiettivo, dopo una prima fase di sperimentazione della legge, saranno probabilmente necessari adattamenti successivi, con opportuni miglioramenti. Ad esempio per Illy puo' essere stato un errore escludere dalla legge le grandi imprese.
Del comitato per l'innovazione fanno parte, oltre al presidente Illy, gli assessori regionali all'Agricoltura (Enzo Marsilio), all'Industria e all'Artigianato (Enrico Bertossi), alla Sanità e alle Politiche sociali (Gianni Pecol Cominotto), alla Formazione professionale e al Lavoro (Roberto Cosolini), alla Viabilità e ai trasporti (Lodovico Sonego), all'Istruzione (Roberto Antonaz), alle Autonomie locali (Ezio Beltrame).
Oggi erano presenti anche gli assessori all'innovazione Iacop e alle Finanze Antonucci.
Ne sono gli altri componenti i Rettori delle Università di Trieste e di Udine, il Direttore della Scuola internazionale superiore di studi avanzati, il Presidente del Consorzio per l'Area di Ricerca scientifica e tecnologica di Trieste, il Presidente di Friulia, il Presidente di Agemont, il Presidente di Bic - Sviluppo Italia FVG, i rappresentanti delle associazioni di categoria dell'artigianato, dell'agricoltura e dell'industria.
Al Segretario Generale della Presidenza della Regione è affidata la funzione di Segretario del Comitato.