ROSOLEN, DA 350 A 650 MILA EURO PER STUDI UMANISTICI

Trieste, 15 dic - Ottiene l'unanime ringraziamento di atenei e conservatori di musica per l'attenzione riservata alla ricerca scientifica nel settore umanistico e, grazie al successo riscosso, si incrementano le risorse finanziarie per il 2009 puntando ancora di più, come ha sottolineato oggi l'assessore regionale all'Università e alla Ricerca Alessia Rosolen, sulle possibili "integrazioni e sinergie" tra gli istituti di ricerca, mentre - ha annunciato l'assessore - nelle prossime settimane saranno anche presentati i bandi per incentivare, rispettivamente, le iscrizioni alle Scuole di specializzazione "non mediche" ed ai Master universitari. "Spesso trascurata negli ultimi anni", ha osservato l'assessore Rosolen nel corso dell'odierna conferenza stampa alla quale è intervenuto il presidente della VI Commissione consiliare Piero Camber, la ricerca umanistica ha trovato nel bando della Regione 2008 una particolare valorizzazione "non solo nella convinzione che le discipline umanistiche possano utilmente interfacciarsi con la ricerca scientifica tradizionale ma anche perché è proprio nelle materie umanistiche che la comunità può ritrovare senso di appartenenza e di identità territoriale". Anche per questo motivo, con il bando del prossimo anno, a favore delle Università e dei Conservatori di musica ("che quest'Amministrazione regionale considera a tutti gli effetti parte integrante del sistema universitario regionale"), hanno confermato Rosolen e Camber, si passerà dagli attuali 350 mila a 650 mila euro. Sul bando 2008 erano previste 2 tipologie progettuali: per studi e ricerche la prima, per iniziative di divulgazione la seconda, che hanno visto complessivamente la presentazione di 19 domande di finanziamento. I progetti premiati, illustrati oggi dal rettore dell'Università di Trieste Francesco Peroni, dal prorettore di Udine Francesco Antonini, dal direttore del Conservatorio Tomadini di Udine Franco Calabretto, dal prof. Paolo Rodda del Tartini di Trieste e da Monika Verzar, docente di Archeologia greco-romana all'ateneo giuliano, riguardano le ricerche e gli studi su "Il patrimonio della musica sacra in Friuli tra '800 e '900" (Università Udine e Tomadini), "Dalla carta archeologica regionale 1990-1994 a un sistema informativo integrato" (Università Trieste), "I tumuli funerari dell'età del Bronzo in FVG e nella protostoria europea" (Università Udine) e le iniziative divulgative "La ricostruzione virtuale di un archivio disperso. Storia della tutela in FVG 1866-1923" (Università Udine), per il recupero dell'Archivio della Prefettura friulana andato disperso nella Prima guerra mondiale, e "Paesaggi sonori" (Tomadini e Tartini), primo vero esempio di collaborazione tra i due conservatori, hanno rilevato Calabretto e Rodda. ARC/RM