Roma, 14 dic 08 - Il governatore del Friuli Venezia Giulia, Renzo Tondo, è stato riconfermato per un altro quadriennio alla presidenza della Federazione italiana Dama, disciplina ufficialmente riconosciuta dal Coni, nel corso dell'assemblea nazionale svoltasi ieri a Roma. Tondo, da sei anni alla guida di un settore in pieno sviluppo, ha ottenuto 82 preferenze su 88 circoli damistici votanti (6 le schede bianche) a dimostrazione di una convergenza quasi plebiscitaria sulla sua candidatura. Immutata pure buona parte del consiglio direttivo di cui, tra gli altri, rimane a far parte il portavoce di Tondo alla Regione Friuli Venezia Giulia, Giorgio Carbonara. "In questa maniera - si è congratulato il presidente del Coni, Gianni Petrucci, ieri a Venezia per la presentazione del Giro d'Italia - è stato premiato l'ottimo lavoro svolto nel corso del suo primo mandato. Tondo - ha aggiunto - si è sempre profuso con impegno e capacità, garantendo alla dama una crescita esponenziale al di là di ogni aspettativa". Tra le priorità del suo nuovo programma, Tondo ha previsto di favorire la diffusione della dama nelle scuole in qualità di attività propedeutica e formativa. "A differenza di altri sport, le regole della dama non sono difficili e si possono imparare velocemente", ha commentato il presidente, aggiungendo che, "nell'ottica di renderlo sempre più popolare, il quotidiano La Gazzetta dello Sport pubblicherà il prossimo febbraio un fascicolo interamente dedicato alla dama". In Italia, i praticanti iscritti alla federazione sono già oltre 50mila (di cui 2mila ufficialmente riconosciuti agonisti) di età compresa tra i 6 e i 90 anni, con un incremento record del 500 p.c. nell'ultimo quinquennio. Tra le regioni più attive, si distingue anche il Friuli Venezia Giulia dove sono presenti cinque circoli damistici a Trieste, Gorizia, Udine, Pordenone e Tolmezzo. "Molti giovani si avvicinano a questa disciplina in Italia - ha spiegato Tondo - ed i risultati si vedono anche in campo internazionale dove, come di recente agli Europei di Varsavia, gli azzurri si fanno rispettare". ARC/FC