(ARC) Trieste, 22 ott - Continuano le riunioni per definire il percorso avviato dalla Regione in modo da contrastare la crisi delle attività produttive di settore dopo la eliminazione delle frontiere con la Slovenia.
Una è stata indetta oggi dall'assessore regionale al Lavoro Roberto Cosolini, che ha convocato Camere di commercio, Confindustria regionale, autorità doganali, Confcommercio, Federazione regionale artigiani, Unione economica slovena, Piccole e Medie Imprese, Spedizionieri e sigle sindacali per una messa a punto del programma. Un'altra avrà luogo entro la prima settimana di novembre per una valutazione del disegno di legge che si sta predisponendo e che al primo punto ha la costituzione di un Osservatorio sulle situazioni di crisi del mercato del lavoro. Entro la fine del mese prossimo invece saranno resi noti i risultati dello studio che consentirà di focalizzare il tema dal punto di vista quantitativo e qualitativo.
Ai presenti Cosolini ha prospettato l'opportunità, per accelerare i lavori di raccolta dati, di avviare un tavolo tecnico ristretto che preveda la presenza dei direttori regionali al Lavoro, alla Formazione e ai Trasporti e quella dei rappresentanti designati dalle associazioni di categoria e dalle forze sindacali.
Primo obiettivo, ha detto Cosolini, è capire quali e quante figure professionali siano a rischio, in modo da tarare i corsi di formazione per il reinserimento dei lavoratori nel mercato del lavoro. Parallelamente, ha continuato, occorre intervenire a favore della riconversione delle attività produttive, in particolare di quelle che si troveranno a chiudere, anche stanziando risorse aggiuntive a quelle già a disposizione delle politiche attive del lavoro.
Poiché, com'è stato fatto notare nel corso del dibattito, in Slovenia le autorità doganali si stanno già muovendo per tamponare lo stato di crisi, alcuni aspetti della ricollocazione di lavoratori e imprese possono essere di carattere transfrontaliero. Un'ipotesi resa possibile, ha notato l'assessore, dal fatto che entro la fine di aprile sarà risolto anche il problema della libera circolazione dei lavoratori transfrontalieri tra Italia e Slovenia.