(ARC) Trieste, 04 dic - Si valuterà a Trieste, in occasione dell'EuroNanoForum in programma dal 9 al 12 dicembre, come impiegare i 700 milioni di euro stanziati dall'Unione europea per le nanotecnologie, attività scientifiche ed ora anche industriali che permettono la lavorazione e il controllo di singoli atomi o molecole.
Dalla discussione che vedrà protagonisti oltre 900 delegati - esperti, ricercatori, aziende ed investitori provenienti dalla Ue o dai paesi in via di adesione ma anche da Russia, Giappone, Stati Uniti, Islanda, Corea e dal Sud America - emergerà anche l'indicazione all'Unione di quanto aumentare i fondi per un settore inserito tra le priorità strategiche e che, già adesso, muove un mercato di 150 milioni di euro con la previsione di decuplicare l'importo nei prossimi dieci anni.
L'EuroNanoForum, considerato il più grande evento europeo sulle nanotecnologie, è stato presentato oggi dall'assessore regionale alla Formazione e al Lavoro Roberto Cosolini e dall'amministratore delegato di Sviluppo Italia FVG Antonio Sfiligoj.
"E' un riconoscimento al ruolo sempre più centrale di Trieste e del Friuli-Venezia Giulia nel sistema della ricerca e dell'innovazione", ha affermato Cosolini, aggiungendo che la regione più a Nordest d'Italia "ha molte caratteristiche per essere laboratorio della trasformazione dell'economia italiana ed europea da industriale ad economia della conoscenza".
Ecco perché, ha sottolineato l'assessore, è fondamentale fare sistema in Friuli-Venezia Giulia evitando doppioni inutili sul territorio grazie ad una regia unica e costruendo una rete di trasferimento tecnologico. La Regione, a questo proposito, ha già previsto 15 milioni di euro nel 2003 a favore dell'innovazione, portandoli a 20 per il 2004.
A conferma della nuova centralità dell'estremo Nordest nell'ambito dell'Europa allargata, la presenza in regione di aziende di successo che elaborano nanotecnologie e il primo dottorato italiano in nanotecnologie recentemente istituito all'Università di Trieste, definito da Cosolini e Sfiligoj un punto di riferimento internazionale anche al di là della macroregione con Slovenia ed Austria.