POLITICHE GIOVANILI: RIPARTO PER CENTRI AGGREGAZIONE

Trieste, 11 dic - 600 mila euro all'anno per 20 anni, per un totale di 12 milioni di euro, a favore dei centri di aggregazione giovanile del Friuli Venezia Giulia, laici e religiosi. E ancora, 446 mila euro assegnati per l'anno in corso alle associazioni che si occupano di giovani. A tanto ammontano le risorse che la Regione, attraverso la legge 12 del 2007, ha destinato alle politiche giovanili. Lo ha annunciato l'assessore competente Alessia Rosolen, incontrando i giornalisti assieme al presidente della sesta Commissione consiliare, Piero Camber, e ai consiglieri Piero Tononi e Roberto Novelli. Più nel dettaglio, il contributo di 600 mila euro all'anno per 20 anni viene suddiviso (ai sensi dell'articolo 16 della legge 12) tra 62 centri di aggregazione, in particolare oratori e ricreatori, dove vengono svolte attività di tipo educativo, ricreativo, sportivo, artistico e culturale rivolte ai giovani, gestite in forma pubblica, privata o autogestita. Tra essi le strutture laiche sono 31, quelle religiose altrettante. Nel complesso 34 operano nel territorio della provincia di Udine, 6 in quella di Gorizia, 12 nel Pordenonese e 10 nella provincia di Trieste, dove, grazie a questo riparto, si affronta finalmente la questione della risistemazione del ricreatorio Nordio. Con un importo di 440 mila euro la Regione sostiene inoltre (come previsto dall'articolo 15 della norma) la realizzazione di progetti finalizzati a promuovere l'autonoma capacità ideativa e organizzativa, il diretto coinvolgimento e la partecipazione attiva di giovani a iniziative associative di valore sociale e culturale. Un modo concreto, secondo Rosolen, per affrontare il tema dell'isolamento giovanile e per prevenire il disagio legato all'abuso di alcol o droghe. In questo caso sono state accolte 46 domande: 8 provenienti da Trieste, 13 da Gorizia, 5 da Pordenone e 20 da Udine. Ricordando come l'importante contributo per i centri di aggregazione sia frutto degli emendamenti presentati dai consiglieri di maggioranza e approvati con le variazioni di bilancio, che hanno integrato con 60 mila euro annui l'importo inizialmente previsto di 540 mila euro, l'assessore Rosolen ha sottolineato come la ripartizione di tutte le risorse sia il frutto di un criterio, finalmente oggettivo, basato sull'effettiva presenza di giovani sul territorio (tra i 15 e i 30 anni di età) e sulla volontà della Giunta regionale di "investire nelle giovani generazioni secondo un disegno completo e organico che finora era mancato". Un tema questo ripreso dai consiglieri presenti. In particolare Camber ha evidenziato come, a fronte di una riduzione media del 5 per cento delle poste di bilancio, in tutti i settori, ai giovani sia destinato un 11 per cento in più. Tononi dal canto suo ha espresso la soddisfazione per la scelta di non operare una distinzione fra enti religiosi e laici, mentre Novelli ha enfatizzato il fatto che si sia messo fine ad interventi di tipo ideologico, privilegiando le iniziative che puntano a garantire salute e sicurezza. Infine l'assessore Rosolen ha anche confermato la volontà dell'esecutivo regionale di mantenere, nel bilancio, la previsione di istituire un forum permanente dei soggetti che coordinano e promuovono le politiche giovanili, di cui la Regione sia interlocutore attivo. ARC/PPD