Gorizia, 05 dic - Per l'assessore regionale alla Salute e protezione sociale Vladimir Kosic l'inaugurazione del nuovo Ospedale civile di Gorizia rappresenta un momento di rilancio della sanità locale, oltre che un'opportunità di superare quei contrasti che in passato non sono mancati.
Oggi Gorizia dispone, secondo l'assessore, "di un ospedale moderno, con le tecnologie e le attrezzature più avanzate, con una organizzazione per specialità che può coprire tutte le domande di salute". Ma questa inaugurazione rappresenta solo "una tappa del percorso di ammodernamento complessivo della sanità regionale, che ci impone una programmazione lungimirante", perchè "dobbiamo pensare ad una sanità in grado di affrontare al meglio le nuove sfide, capace di dare risposte sempre più efficienti ed appropriate ai crescenti bisogni di salute, legati anche a patologie complesse che hanno bisogno di servizi integrati, in grado di garantire la necessaria continuità assistenziale".
Sfide cui la Giunta regionale guidata dal presidente Tondo guarda, ha detto, "impostando la pianificazione del settore su concetti cardine quali equità, sostenibilità economica, qualità e sicurezza dei servizi offerti".
E se da Gorizia, con il nuovo ospedale, arriva ora una nuova risposta alle esigenze della città e della provincia tutta, sempre da Gorizia, per bocca dello stesso assessore Kosic, non sono mancati inviti alla collaborazione.
"Stiamo già lavorando assieme alla Regione Veneto per una programmazione congiunta", ha ricordato, invitando il sindaco di Nuova Gorizia, Mirko Brulc, presente all'inaugurazione, ad "affrontare assieme alcuni temi di interesse comune".
Un analogo invito alla collaborazione è andato a tutti i diversi soggetti coinvolti nella sanità regionale, che Kosic ha invitato a contribuire alla stesura (entro giugno 2009) del prossimo Piano sociosanitario, che dovrà indicare come sarà la sanità in Friuli Venezia Giulia nei prossimi anni.
In proposito Kosic ha ribadito che la Regione sta lavorando alla stesura di un libro verde sul welfare, propedeutico al nuovo Piano, che va realizzato "costruendo alleanze sui contenuti e condividendo responsabilità, per disegnare l'innovazione del settore, senza nulla calare dall'alto".
ARC/PPD