Pielungo di Vito d'Asio, 04 dic - "Oggi non mancano le risorse economiche, manca la risorsa uomo: dobbiamo calibrare lo sviluppo economico al territorio e investire di conseguenza, trovando chi poi possa attuare gli interventi. Insomma, bisogna investire sulla gente, dare fiducia e autostima alla gente di montagna affinché vivere qui non sia molto diverso dal vivere in città". Così l'assessore regionale alle Risorse agricole e forestali, Claudio Violino, ha introdotto il convegno su "Fondi strutturali comunitari e sviluppo dei territori montani. L'iniziativa comunitaria 'Leader+'. Esperienze e prospettive", svoltosi nel Castello Ceconi di Pielungo (Pordenone), al quale sono intervenuti il presidente della Regione, Renzo Tondo, e il ministro per le politiche europee, Andrea Ronchi. Erano presenti anche i consiglieri regionali Luigi Cacitti, Enio Agnola e Enzo Marsilio. Per Violino, insomma, tocca alla politica utilizzare determinati sistemi e caratteristiche affinché ciò che in montagna già esiste rimanga e per avviare nuove iniziative ma strettamente legate alle esigenze della gente: "anche l'idea di parco può essere valida purché il parco non significhi solo divieti". Il saluto del Comune di Vito d'Asio è stato portato dal sindaco, Vincenzo Manelli, che sottolineando l'intervento della "Graphistudio" di Arba (rappresentata da Tullio Tramontina) per ridare vita al compendio Ceconi di Pielungo, ha chiesto "infrastrutture viarie e informatiche per far sì che la gente rimanga in montagna". Anche l'assessore della Provincia di Pordenone, Markus Maurmair, ha sottolineato che la montagna è in realtà una "montagna di problemi" per la mancanza di servizi, di imprenditorialità, per lo spopolamento e la conseguente cattiva gestione del territorio. Varie possono essere le ricette, ma Maurmair ha posto l'accento sulla necessità di una politica fiscale per la montagna. "LEADER+" HA UTILIZZATO QUASI 12 MILIONI EURO
Pielungo di Vito d'Asio, 04 dic - I dati relativi al bilancio di "Leader+" sono stati illustrati al convegno di Pielungo dal direttore centrale delle Risorse agricole, naturali e forestali, Luca Bulfone, e da Emanuela Blancuzzi, direttore del Servizio coordinamento politiche per la montagna. La Programmazione ora conclusa ha dimostrato che gli indirizzi sono stati diversi: dalla valorizzazione ambientale alle misure di sostegno sociale passando per la formazione; dal marketing del territorio agli aspetti economici per turismo rurale sostenibile. E' stato sottolineato che "Leader" ha rappresentato un'occasione per la montagna friulana, ha portato discontinuità con le politiche del passato; i risultati sono stati importanti non tanto dal punto di vista economico, quanto da quello metodologico. "Leader", ancora, ha insegnato il "gioco di squadra" con i GAL (Gruppi di Azione Locale), vedendo i vari attori lavorare assieme su obiettivi, e la "strategia" per concentrare gli sforzi di tutte le comunità sul nuovo. La Programmazione "Leader" è stata efficace: i progetti sono stati innovativi, trasferibili, dimostrabili. Gli esempi sono molti, tra i maggiori: l'albergo diffuso, l' ecomuseo, il parco avventura, tutti attuati mettendo in sinergia risorse pubbliche e private. In Friuli Venezia Giulia è stata data attuazione a "Leader" attraverso una programmazione regionale e, a livello locale, attraverso la definizione e la realizzazione di tre piani di sviluppo locale da parte di altrettanti GAL, società consortili formate da soci pubblici e privati territorialmente rappresentativi: Euroleader (Carnia e Gemonese), Montagna Leader (zona montana della provincia di Pordenone) e Alpi Prealpi Giulie (Val Canale, Canal del Ferro, Valli del Torre e Valli del Natisione). Le risorse impiegate per il programma di iniziativa comunitaria sono ammontate a quasi 11 milioni 600 mila euro, a carico del FEOGA Orientamento (50 per cento), dello Stato (35 per cento) e della Regione (15 per cento), a cui sono stati aggiunti altri 3.334.482 euro di fondi regionali. Circa il futuro, le competenze di "Leader" saranno trasferite all'asse IV del Piano di Sviluppo Rurale con 15 milioni di euro, cui si aggiungerà la parte regionale, con ampliamento dell'area regionale interessate. Interventi ulteriori sono stati proposti da Mariella Santevecchi del Ministero delle politiche agricole, da Marcello Solazzi della Commissione Europea, da Francesco Mantino dell'INEA, e dai rappresentanti dei tre GAL del Friuli Venezia Giulia Carlo Toniutti, Daniele Petris e Franco Protti: questi ultimi hanno illustrato i risultati conseguiti nelle singole aree e le attese per il futuro. "LEADER+" LE CONCLUSIONI DI TONDO E RONCHI
Pielungo di Vito d'Asio, 04 dic - Le conclusioni al convegno su "Leader+" sono state tratte dal presidente della Regione, Renzo Tondo, e dal ministro per le Politiche europee, Andrea Ronchi. Entrambi hanno avuto parole di apprezzamento per la Graphistudio per l'investimento fatto per acquisire il castello Ceconi e per ridargli vita attraverso un utilizzo sia per l'azienda sia per il territorio. Tondo in particolare ha sottolineato che "la scelta di fare qui il convegno dipende dal fatto che il castello è uno dei simboli del Friuli Venezia Giulia e significa attaccamento al territorio, come pure riconoscimento dell'azione del privato". "È precisa volontà del governo regionale - ha affermato il presidente - di valorizzare il territorio: quindi essere qui oggi significa attenzione alla montagna, che con solo il 17 per cento della popolazione rappresenta oltre 50 per cento del territorio. Investire in montagna significa operare anche per la pianura grazie a una corretta gestione del territorio". Soffermandosi su "Leader+", Tondo ha ricordato che la Regione volle che tale strumento fosse rivolto solo alla montagna e oggi i risultati dimostrano che il riscontro è stato positivo. E ciò stimola i privati nei loro investimenti. "Un risultato positivo che è importante in un momento di crisi come questo - ha concluso - e può aiutare a far capire che vivere in montagna è bello: il problema non è lo svantaggio della lontananza, ma quello delle relazioni: dobbiamo allora investire sulle infrastrutture materiali e immateriali perché i giovani trovino gli stimoli per vivere e lavorare in montagna. Questa è la scommessa che vogliamo vincere". Anche il ministro Ronchi ha posto l'accento sulla crisi che si è abbattuta sull'economia: "tuttavia - ha detto - la situazione italiana è meno drammatica che in altri Paesi per la solidità del sistema creditizio fondato sul reale e non sul virtuale. In questo panorama vi sono dei segnali confortanti. Come l'esempio di forza che il Friuli ci ha dato nel dopo terremoto; ora quest'altro esempio di uso sapiente delle risorse comunitarie e per l'azione dei GAL, che hanno saputo coniugare sviluppo e radicamento". Sui fondi strutturali europei il ministro ha sostenuto che l'Italia deve saper fare di più, produrre maggiore progettualità perché in un periodo così pesante sarebbe un delitto non utilizzare le risorse che l'Europa ci mette a disposizione (28 miliardi nel prossimo futuro). "Da parte del ministero - ha concluso Ronchi - è già stata intrapresa una lotta contro le frodi che possono sorgere nell'uso dei fondi comunitari; sarà poi istituito un tavolo con le Regioni per essere sinergici rispetto alle possibilità che ci vengono offerte e per le quali dobbiamo produrre progettualità: dobbiamo lavorare per essere vicini al privato che vuole investire e ai cittadini in difficoltà. Se ci sono prospettive, anche i giovani rimangono in montagna". ARC/Nico Nanni