Udine, 14 ott - E' possibile ipotizzare un progetto di
partnership pubblico-privata per la realizzazione della
piattaforma logistica del porto di Trieste? E, in un percorso
condiviso, costruire una politica dei trasporti e della logistica
che abbia alle spalle una visione strategica dello sviluppo
futuro del Friuli Venezia Giulia dove si organizza e si potenzia
il naturale rapporto tra economia marittima ed economia
dell'entroterra guardando - con la rete dei contatti con le
realtÖ vicine (parte del Veneto, Slovenia, area tedesca
transalpina)- ad interpretare da protagonisti il ruolo
privilegiato che corridoio V e autostrade del mare ci assegnano?
L'Assessore regionale ai trasporti Lodovico Sonego, chiama ad un
ragionamento comune i diversi soggetti che - dagli operatori
economici che fanno trasporto, agli utenti che ne acquistano i
servizi, agli intermediari finanziari- si occupano di uno dei
cor-business del futuro: il sistema della logistica.
Lo fa dalla sede udinese di Confindustria per presentare, assieme
al Presidente dell'AutoritÖ portuale, Antonio Maresca, il
progetto di piattaforma logistica dello scalo triestino giÖ
inserito da Stato e Regione nell'elenco delle infrastrutture
previste dalla legge obiettivo (la n.433 del 2001).
Una struttura, per la quale la Giunta Illy ha, recentemente,
espresso il parere favorevole: snodo questo indispensabile per la
sua presentazione al CIPE e accedere ai finanziamenti necessari.
I costi, con le opere di allaccio annesse, sono stati
quantificati nell'ordine dei 600 milioni di euro: 250 dei quali
per la piattaforma logistica.
Io credo, ha detto Sonego, che questo progetto, che ha un
importante grado di "bancabilitÖ" se declinato tra pubblico e
privato, possa innescare un meccanismo virtuoso che sviluppi il
nostro sistema economico sullo sfondo di quel convincimento che
abbiamo che la partita della portualitÖ vada condotta con un
gioco di squadra di tutto l'alto Adriatico.
Non solo. Il Corridoio V, che non dovrÖ essere "solo una
infrastruttura dove sfrecciano treni" ma una opportunitÖ
economica, va visto anche "verso Ovest": Lione ß, ha sottolineato
Sonego, una delle aree economiche più forti del continente ed a
più intenso sviluppo.
Adeguato, quindi, dovrÖ essere il progetto di logistica non solo
in termini di infrastrutture ma anche di "concorrenza" - Antonio
Maresca l'ha definita necessaria - ad esempio tra i diversi
sistemi ferroviari (italiano, austriaco e francese), per lo
sviluppo del Sud Europa.
Quanto a Trieste, dovremo lavorare, ha detto l'assessore, per una
gestione del porto da aggiornare, con il passaggio da una sua
privatizzazione formale ad una reale e, con alle spalle un
sistema integrato di porti, aeroporto, SDAG di Gorizia e scalo di
Cervignano.
Pensiamo insomma,ha concluso Sonego, ad una piattaforma logistica
che da "progetto edilizio si trasformi in progetto economico".
ARC/Mariolina Errico