ILLY SU COLLABORAZIONE FVG - ISTRIA

Parenzo, 13 ott - Secondo dati recenti sono circa 15 mila i croati che ogni giorno attraversano le frontiere per lavorare in Italia. Si tratta di persone per cui non sono oggettivamente applicabili le regole che governano l'inserimento degli immigrati nel nostro Paese, ma che comunque hanno diritto ad uscire dal mondo del lavoro irregolare, come ß stato rilevato oggi nel corso del convegno "Il lavoro transfrontaliero tra Italia e Croazia - Destino di illegalitÖ o prospettiva di diritto". Organizzato dal Consiglio sindacale interregionale sotto l'egida della Confederazione europea dei sindacati, il Convegno ha fornito a Riccardo Illy e ad Ivan Jakovcic, rispettivamente presidenti del Friuli-Venezia Giulia e dell'Istria, l'occasione, privata prima ed ufficiale poi, di rilanciare il protocollo firmato, nel '99, tra le due regioni e di avviare un intenso programma di cooperazione. Il documento del '99 prevede tavoli di lavoro e collaborazione attiva nei settori più diversi e oggi, con il progetto dell'Euroregione e l'inserimento, l'anno prossimo, della Croazia tra le nazioni in lista d'attesa per entrare nella Ue (con ogni probabilitÖ nel 2007) può trovare, come hanno rilevato i due presidenti, avvio concreto. Nel corso dei colloqui odierni Illy e Jakovcic hanno anche deciso di inserire nel protocollo un'attivitÖ di coordinamento e rappresentanza, che il Friuli-Venezia Giulia attuerÖ nei confronti di Roma e Bruxelles, per promuovere l'ulteriore allargamento dell'Ue ai Paesi del Sud-Est europeo. L'Istria farÖ lo stesso nei confronti di quest'ultimi. Gli obiettivi sono garantirne la stabilitÖ e accedere ad una grande disponibilitÖ di risorse umane, integrando tra l'altro, sotto l'ombrello della Ue, come ha detto Illy, i Paesi dell'ex repubblica federale di Jugoslavia. Quattro, secondo Illy, i più importanti filoni di intervento della collaborazione tra Friuli-Venezia Giulia e Istria: import-export, investimenti diretti all'estero, promozione integrata del turismo (in particolare nei prossimi paesi membri) sviluppo economico congiunto nell'agricoltura e, soprattutto, nella vitivinicoltura. Se gli accordi bilaterali sono di importanza strategica per le due Regioni, non meno rilevante, in un quadro di collaborazione allargata, ß l'inserimento nell'Euroregione della Contea istriana, cui Illy ha proposto di associare la Contea di Fiume. Ma per il presidente della Regione ß essenziale dare all'Euroregione un "senso più ampio" attraverso scambi tra le pubbliche amministrazioni delle regioni che ne fanno parte, il coinvolgimento degli enti locali nella gestione dei servizi, la messa in rete dei sistemi sanitari e dei trasporti. Per quanto concerne il lavoro transfrontaliero Illy ha ribadito la volontÖ della Regione di arrivare al più presto alla firma del protocollo che prevede la promozione, presso i governi italiano e croato, di azioni utili a "meglio disciplinare l'ingresso dei cittadini nelle rispettive regioni per lavoro". Il protocollo riguarda sostanzialmente i lavoratori occasionali e stagionali per cui sono da individuare, come ha affermato il presidente del Consiglio sindacale interregionale Luca Visentini, adeguate tutele anche attraverso il riconoscimento ufficiale della figura del lavoratore transfrontaliero. ARC/Luciana Versi Zambonelli