Trieste, 10 ott - Prima di tutto, tenere in vita la Ferriera di
Servola. E per questo ß indispensabile che il Tribunale del
riesame decida per il dissequestro dello stabilimento. Poi
occorrerÖ una unitÖ di intenti che consenta di individuare, con
serenitÖ e senso di responsabilitÖ, un percorso condiviso che da
qui al 2009 possa portare alla riconversione dell'area,
ottemperando esigenze diverse: la tutela dei posti di lavoro e la
salvaguardia della salute dei cittadini.
Nella vicenda della Ferriera vanno dunque ben distinte la fase
dell'emergenza, venutasi a creare con il sequestro dello
stabilimento, e quella delle scelte sul futuro.
Sono questi i concetti evidenziati dall'assessore regionale alle
AttivitÖ produttive, Enrico Bertossi, al termine della prima
riunione del tavolo di confronto sulla Ferriera, chiesto dalle
organizzazioni sindacali, cui hanno preso parte tutti i soggetti
coinvolti e che sarÖ allargato alle associazioni ambientaliste e
ai rappresentanti dei cittadini.
Primo passo, dunque, fornire all'autoritÖ giudiziaria precise
rassicurazioni sugli interventi che verranno apportati per la
riduzione delle emissioni inquinanti. Per questo i tempi sono
stretti, in quanto il Tribunale del riesame deciderÖ in merito
fra una settimana.
Fondamentale, a questo scopo, un preventivo accordo volontario
tra la proprietÖ (Lucchini) ed il ministero dell'Ambiente.
Accordo che, al contrario di quanto sembrava, non ß ancora stato
sottoscritto, ma che tuttavia potrebbe arrivare giÖ martedå
prossimo quando il ministro dell'Ambiente Altero Matteoli sarÖ in
Prefettura per quello che dovrebbe essere, su questo aspetto, un
incontro decisivo.
Per l'auspicato dopo emergenza ("altrimenti sarebbe una
catastrofe"), Bertossi ha evidenziato come sia stato dato
incarico all'ingegner Gambardella di cercare di costruire delle
prospettive che partano dal presupposto della salvaguardia dei
posti di lavoro, creando alternative occupazionali concrete ed
efficaci.
"Si deve lavorare per delineare un percorso che sia condiviso da
tutti: l'accordo dovrÖ contare anche sul consenso delle
organizzazioni sindacali", ha auspicato l'assessore, ricordando
che esse non avevano ritenuto di sottoscrivere il precedente
protocollo d'intesa sulla riconversione dello stabilimento di
Servola.
ARC/PPD