VAJONT: LA REGIONE PRESENTE A CERIMONIA 40.MO ANNIVERSARIO

Erto e Casso, 09 ott - Il tema della memoria "non tanto e non solo come riconoscimento del passato, ma per trarre da esso la forza e l'insegnamento per guardare al futuro" ß stato il motivo portante della breve quanto intensa visita che il Presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi, ha compiuto stamani alla diga del Vajont per rendere omaggio alle vittime dell'immane disastro avvenuto proprio 40 anni fa. Una cerimonia essenziale, quella di Erto e Casso, alla quale hanno partecipato in rappresentanza della Regione il presidente del Consiglio, Alessandro Tesini, e l'assessore alle Finanze, Augusto Antonucci - presenti molti altri esponenti regionali e amministratori provinciali e comunali del Friuli Occidentale -, che in precedenza avevano partecipato anche alla cerimonia svoltasi a Longarone. Rendendo maggio alla "gente di montagna forte e coraggiosa anche nelle sventure", il Presidente Ciampi ha ricordato una visita privata al luogo del disastro avvenuta pochi anni dopo quell'evento e si ß ripromesso di accogliere appena possibile l'invito del sindaco di Erto e Casso, Luciano Pezzin - col quale era presente anche il sindaco di Vajont, Felice Manarin, il paese nato proprio in conseguenza del disastro - di percorrere il percorso realizzato sulla diga. Sia il presidente Tesini che l'assessore Antonucci - commentando la cerimonia - hanno sottolineato l'importanza della stessa. "La presenza del Presidente Ciampi - ha affermato Tesini - ha fatto sentire a queste popolazioni la vicinanza dell'intero Paese, segno che anche dopo 40 anni la memoria di quei tragici eventi, frutto di una ingiustizia ampiamente dimostrata, ß viva. E ricordare oggi quella violenza scatenata dall'uomo significa ammonire tutti, istituzioni e cittadini, che non si può procedere con uno sviluppo senza regole". Anche per l'assessore Antonucci "la presenza e le parole del Presidente della Repubblica sono le testimonianza che il Paese non dimentica un'immane tragedia, le cui conseguenze umane sono ancor'oggi evidenti e che devono spronare noi tutti a procedere sulla via dell'innovazione senza dimenticare mai i valori che sono alla base del vivere civile". ARC/Nico Nanni