(ACON) Trieste, 30 set - AB - Il Consiglio regionale, in
mattinata, ha temporaneamente fermato i suoi lavori per
consentire alla presidenza, ai capigruppo e alla Giunta di
incontrare le rappresentanze sindacali e numerosi lavoratori
della Ferriera di Servola (TS), posta ieri sotto sequestro
dall'autoritÖ giudiziaria.
I tempi non possono essere più dilatati, hanno fatto presente
sindacati e maestranze, perchá tra venti giorni si pronuncerÖ il
Tribunale del riesame sulla richiesta di dissequestro. Alla luce
della situazione, si deve chiarire l'intervento finanziario del
Governo per la riconversione, dare prioritÖ a un unico tavolo di
confronto (e non i ventuno di prima, di cui due soli sono
partiti) che lo veda presente. E non si parli adesso di cassa
integrazione.
Dalle istituzioni, hanno aggiunto, ci attendiamo un intervento
tempestivo, una politica seria e trasparente, dal presidente Illy
una risposta concreta e ai partiti chiediamo di lavorare uniti
per un unico obiettivo, quello di salvare le mille di famiglie
dei lavoratori e dell'indotto e con esse l'ultimo baluardo
industriale di Trieste.
La solidarietÖ ai lavoratori ß stata espressa da Carlo Monai
(Citt), assieme all'impegno di essere a fianco di Giunta e
Consiglio regionale per seguire con la dovuta attenzione e con le
prioritÖ necessarie questa emergenza industriale e ambientale.
Le polemiche sono inutili, ha detto Sergio Dressi (AN), ma dato
che il Governo era giÖ stato coinvolto attivamente con la
"SocietÖ sviluppo Italia", perchá quella strada non ß stata
ripercorsa, magari migliorandola? Assieme a Ciani, Dressi ha
anticipato di aver giÖ interessato il ministero competente perchá
i tempi sono stretti. Una soluzione per l'immediato potrebbe
essere quella del commissario come per la Burgo di Tolmezzo.
Igor Canciani (PRC) ha sostenuto la richiesta di un impegno forte
del Governo, assieme a quello delle altre istituzioni, per dare
garanzie a lavoratori e indotto. Come Regione, ha ricordato,
disponiamo di alcuni fondi e che potrebbero essere investiti nel
nuovo piano da affrontare con urgenza.
Più che della solidarietÖ, coså Bruno Zvech (DS), i lavoratori
hanno bisogno di salvaguardia, di una prospettiva, di una
risposta alla dignitÖ. Quando si parla di soluzioni bisogna
trovare la compatibilitÖ, ma soprattutto avere un progetto, e non
solo ipotesi, prima di chiudere l'impianto. Indispensabile poi,
aprire un confronto serio con il Governo.
L'unitÖ d'intenti, per Cristiano Degano (Margh), ß
indispensabile, ma altrettanto lo ß l'intervento del Governo,
perchá le esigenze sono troppo grandi e la finanziaria ß alle
porte. Importante sarÖ traghettare l'impianto e i lavoratori fino
a quando non ci saranno alternative reali.
Basta con le polemiche, nei prossimi giorni dobbiamo essere tutti
un'unica maggioranza e l'opposizione sarÖ a disposizione per
trovare una soluzione comune. Lo ha dichiarato Piero Camber (FI),
che ha auspicato un intervento a tutto campo, uno immediato sulla
proprietÖ, la ripresa di un cammino giÖ avviato che ß stato
interrotto da un autentico fulmine a ciel sereno.
Il presidente della Regione, Riccardo Illy, ha espresso
innanzitutto solidarietÖ ai lavoratori e ha confermato l'impegno
totale per trovare soluzioni che consentano loro di affrontare
con serenitÖ il futuro.
La situazione di estrema gravitÖ, ha aggiunto, richiede
l'atteggiamento costruttivo di tutti, una posizione unita e
compatta. Il reato che ha determinato il sequestro -
l'imbrattamento dovuto alla dispersione di polveri - non ß
riconducibile a quello della Burgo di Tolmezzo e quindi le
soluzioni da adottare sono diverse: la prima azione da sostenere
ß quella dell'azienda che ha chiesto al Tribunale del riesame di
rivedere le posizioni assunte.
Rispetto alla revisione del piano di ristrutturazione
precedentemente imbastito, l'assessore Bertossi ha deciso di
affidare l'incarico allo stesso consulente che contribuå al primo
salvataggio della Ferriera, con l'obiettivo di consentire
l'occupazione di tutti i lavoratori che non troveranno più posto
nello stabilimento. Il tempo deve passare con una continuitÖ
dell'attivitÖ produttiva.
Pur nella grande tensione per una situazione difficilissima, ha
infine sottolineato il presidente del Consiglio regionale
Alessandro Tesini, si ß dato vita a un incontro costruttivo dove
i lavoratori hanno potuto avere conferma di come l'istituzione
sia responsabile e aperta a trovare le migliori soluzioni
percorribili.