Udine, 24 nov - "Si tratta di un progetto nuovo, importante e sperimentale, che vede il coinvolgimento del pubblico e, attraverso la collaborazione delle Fondazioni, del privato. L'obiettivo del progetto è di aiutare le famiglie che desiderano assistere in casa un proprio caro disabile". Lo ha affermato l'assessore regionale alla Protezione sociale, Vladimir Kosic, nel corso dell'odierno incontro, svoltosi a Udine, con i rappresentanti di tre Fondazioni bancarie e della Consulta regionale delle associazioni dei disabili per la definizione di uno specifico percorso d'assistenza.
La Regione infatti istituisce, a partire dal 2009, un Fondo finalizzato al sostegno delle persone trattate a domicilio, che si trovano nelle situazioni di bisogno assistenziale ad elevatissima intensità. Il Fondo, che sarà concesso agli enti gestori del Servizio sociale dei Comuni, sarà integrato con le risorse delle tre Fondazioni della Cassa di risparmio di Trieste, di Gorizia, di Udine e Pordenone.
La ricerca di sinergie con i privati si rende necessaria in quanto gli strumenti oggi a disposizione, compreso il Fondo per l'autonomia possibile e per l'assistenza a lungo termine (FAP), non sono in grado di assicurare forme sufficientemente flessibili e ampie di sostegno, anche economico, a situazioni trattate a domicilio, caratterizzate da disabilità gravissima, bisognose di presenza ed assistenza 24 ore al giorno.
Sul territorio regionale sono circa 160 i casi di persone che vivono in stato vegetativo e soffrono di malattie neurovegetative (le quali portano alla progressiva perdita della capacità di movimento, respiro, ecc.); questo numero di disabili molto gravi cresce ogni anno di 40 unità.
"E' importante il fatto che sarà la Giunta regionale a deliberare, caso per caso, a chi dare questi fondi. Saranno coinvolte, naturalmente, anche le Associazioni, perché è un progetto condiviso. Ci sarà una selezione, nella quale sarà data la priorità soprattutto ai bambini ed ai giovani. Per queste persone vorremmo, infatti, costruire un progetto di vita", ha spiegato l'assessore Kosic.
"Si tratta di un approccio non ideologico, che cambia i modelli finora utilizzati. L'idea, infatti, non è quella di richiedere più soldi per la sanità, ma di offrire più sanità con gli stessi soldi. Sostenere, con la collaborazione dei privati, questi casi gravi con percorsi personalizzati rappresenta un bel segnale" ha commentato l'iniziativa il presidente della Regione Renzo Tondo, che ha partecipato all'incontro, insieme ai presidenti della Fondazione Cassa di Risparmio di Trieste, Massimo Paniccia, della Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia, Franco Obizzi, della Consulta regionale Associazioni disabili, Mario Brancati, ed al responsabile area del Governo clinico dell'Agenzia regionale della Sanità Giorgio Simon.
ARC/MCH