Ovaro, 21 feb - L'inaugurazione odierna della nuova centrale
termica dello stabilimento di Ovaro rappresenta di per sé un
importante investimento per il territorio ma lo è ancora di più
perché viene attuato in un'area strategica per la Regione che
nelle Terre alte ha immesso, e continuerà a farlo, rilevanti
risorse e misure specifiche fra cui la riforma dell'Irap che
azzera l'aliquota dell'imposta a favore delle imprese operanti
nelle zone di svantaggio socio-economico del territorio montano
proprio per favorire crescita e sviluppo e attrarre investimenti
verso chi sceglie la nostra regione.
È una sintesi dell'intervento del governatore del Friuli Venezia
Giulia presente oggi all'inaugurazione della nuova centrale
termica dello stabilimento di Ovaro di Rdm Group assieme, oltre
ai vertici del Gruppo, alla presidente di Friulia, al
vicepresidente del Consiglio regionale e al sindaco di Ovaro.
Il governatore ha sottolineato l'attenzione concreta della
Regione verso chi sceglie di investire sul territorio convinto
che investimenti come quello odierno rappresentino un valore
aggiunto per il tessuto produttivo, economico e sociale
dell'intera regione.
In quest'ottica la Regione si avvale anche di Friulia, partner
finanziario con cui sviluppa le proprie strategie di crescita. La
partecipazione di Friulia nel capitale di Rdm è la
manifestazione concreta del positivo rapporto fra aziende e
territorio.
Il governatore ha poi ricordato quanto fatto in Friuli Venezia
Giulia con l'istituzione dell'Agenzia Lavoro&SviluppoImpresa, la
cui attività di attrazione e promozione di impresa, accanto ai
contributi regionali e alla velocità di risposte che il nostro
sistema è in grado di garantire, ha contribuito a triplicare gli
investimenti esteri in regione.
La nuova centrale termica, come emerso nell'incontro, ha previsto
un investimento di 9 milioni di euro ed è stata installata per
rispondere alle esigenze di ammodernamento delle linee
produttive, migliorarne efficienza e affidabilità e, al tempo
stesso, ridurre ulteriormente le emissioni di CO2, il consumo di
acqua, il rumore e il costo dell'energia. In termini di
risultati, il nuovo impianto permetterà una maggiore efficienza
impiantistica, l'abbattimento delle emissioni di CO2 di oltre il
30% e una significativa riduzione dei consumi idrici.
Un investimento, secondo il governatore, che va nella direzione
degli indirizzi regionali rivolti all'ampliamento delle fonti di
approvvigionamento energetico, fra queste l'idrogeno che vede il
Friuli Venezia Giulia con Slovenia e Croazia, insieme, sul
progetto transfrontaliero North Adriatic Hydrogen Valley.
Abbassare l'impatto ambientale, ottimizzare l'utilizzo delle
risorse, per il governatore, sono elementi che rendono più
competitivo lo stabilimento e ne conferiscono una maggiore
garanzia per il futuro.
Durante l'inaugurazione sono intervenuti anche il sindaco di
Ovaro che ha ricordato l'importanza della cartiera per la
comunità e ne ha ripercorso le vicende dello stabilimento che,
quest'anno, festeggerà il centenario dalla fondazione, Attila
Secondo Carraro, direttore delle relazioni industriali Italia,
Michele Bianchi, Rdm group Ceo, e Paolo Bearzi, direttore dello
stabilimento.
Lo storico stabilimento di Ovaro ha inaugurato la propria
attività nel 1923, quando produceva cartone utilizzando la pasta
di legno meccanica, con otto macchine manuali. Nel 1985 lo
stabilimento viene acquistato da Cartiere del Reno che presto
diventerà Reno De Medici e che, due anni dopo, installa diverse
linee di produzione. Negli anni Novanta la produzione di Ovaro si
perfeziona nelle cosiddette specialties. Oggi, la cartiera di ha
una capacità produttiva di circa 110.000 tonnellate e impiega
oltre 170 persone.
ARC/LP/pph