Dare il giusto riconoscimento a Claudio Bianchi fra i primi a
denunciare tragedia amianto
Monfalcone, 18 feb - Lo spazio espositivo inaugurato oggi
contribuisce a far rivivere un quartiere che quarant'anni fa era
quasi da evitare, una sorta di area dormitorio. Oggi è invece un
quartiere vivo che ha fatto della sua storia un business
culturale importante.
È il concetto espresso dall'assessore regionale al Patrimonio,
Demanio, Servizi generali e Sistemi informativi, in occasione
dell'inaugurazione del nuovo spazio espositivo permanente, La
porta di Panzano, all'Europalace Hotel a Monfalcone, l'ex
'Albergo impiegati', con la raccolta del fotografo Cividini,
negativi su lastra di vetro e pellicola, in cui si descrive
l'attività del cantiere navale di Monfalcone tra il 1920 e il
1950, e la mostra dedicata a Claudio Bianchi responsabile dal
1979 del reparto di Anatomia Patologica presso l'ospedale civile
di Monfalcone che scelse di trasferirsi all'ospedale San Polo da
Trieste, dove era aiuto anziano del professor Luigi Giarelli, per
dedicarsi alla ricerca e allo studio dei numerosi casi di decessi
e malattie asbesto correlate.
Per l'assessore regionale il progetto inaugurato oggi è riuscito
a valorizza un'area che rappresenta una testimonianza importante
non solo di Monfalcone ma di tutta la regione. La mostra
fotografica di Giovanni Cividini fa toccare con mano, grazie
anche a una lavagna digitale interattiva, l'esperienza del
cantiere e la vita degli operai, una memoria da non dimenticare
per l'esponente della Giunta che ha apprezzato anche la rassegna
dedicata al professor Bianchi, tra i primi a denunciare la
relazione tra l'uso di materiali contenenti amianto e
l'insorgenza di casi clinici.
Grazie anche ai suoi studi, nel 1992 il minerale killer fu messo
al bando a livello nazionale con la legge n. 257 che ne vieta
l'estrazione, l'importazione, la commercializzazione e la
produzione di prodotti contenenti amianto.
L'esponente della Giunta ha sottolineato la necessità di onorare
la memoria e il lavoro di Bianchi evidenziando come quello
odierno possa rappresentare un primo importante passo in questa
direzione. L'auspicio dell'assessore regionale è che presto,
tutto il territorio possa insignire il professionista, che si è
dedicato a portare avanti degli studi di grande rilevanza per la
salvaguardia della salute, con un giusto riconoscimento che ne
attesti l'indiscusso valore.
ARC/LP/pph