(ARC) Trieste, 09 gen - Il Friuli-Venezia Giulia si dota di una legge regionale che consentirà di adeguare periodicamente il suo ordinamento a regolamenti, direttive e sentenze comunitarie.
Il nuovo disegno di legge "Disposizioni sulla partecipazione della Regione Friuli-Venezia Giulia ai processi normativi dell'Unione europea sulle procedure di esecuzione degli obblighi comunitari" è stato approvato oggi dalla Giunta su proposta dall'assessore regionale alle Relazioni internazionali Enzo Beltrame.
"A livello nazionale - rileva Beltrame - è la prima volta che una Regione attiva uno strumento che, dopo il vaglio dell'Assemblea consiliare, ci consentirà di dare immediata attuazione alle direttive comunitarie e di concorrere direttamente alla formazione degli atti comunitari partecipando, nell'ambito delle delegazioni governative, all'attività del Consiglio e della Commissione europea".
In vista dell'allargamento dell'Ue ad Est, il ddl proposto da Beltrame acquista valenza storica e conferma, come nota lo stesso assessore, "il ruolo del Friuli-Venezia Giulia al centro dei flussi culturali, finanziari, economici, sociali e politici che caratterizzeranno l'Europa a partire dalla prossima primavera".
La legge varata oggi dalla Giunta deriva dal rafforzamento della posizione delle Regioni nel rapporto con l'Unione europea dopo le modifiche apportate al Titolo V della Costituzione e nasce nell'ambito dell'Azione e-Services del Programma regionale di Azioni innovative FESR "FReNeSys".
La norma è composta da 10 articoli, che definiscono le competenze del Friuli-Venezia Giulia nel più ampio contesto, come recita il primo articolo, "degli obblighi derivanti dall'appartenenza dell'Italia all'Unione europea sulla base dei principi di sussidiarietà, di proporzionalità, di efficienza, di trasparenza e di partecipazione democratica".