Trieste, 28 set - In alcuni istituti scolastici della regione
saranno avviati 21 percorsi triennali integrati che consentiranno
agli allievi di ottenere, alla fine del terzo anno, un attestato
di abilitazione professionale ferma restando la possibilitÖ
dell'ammissione ai livelli successivi. Tutti i percorsi prevedono
un'integrazione del curriculum scolastico con la formazione
professionale, ma due, gestiti uno dall'Istituto D'Aronco di
Gemona e l'altro dal Flora di Pordenone, contemplano attivitÖ di
integrazione della formazione professionale rese più incisive
dalla compresenza dei docenti di entrambi i comparti.
"Quantitativamente limitata, dal momento che riguarda circa una
cinquantina di giovani, la sperimentazione che avrÖ luogo al
D'Aronco e al Flora potrebbe diventare la grande novitÖ che la
Regione introduce a partire dall'anno 2007-08" ha detto
l'assessore regionale al Lavoro, Formazione, UniversitÖ e Ricerca
Roberto Cosolini, che ha presentato i percorsi integrati
triennali di istruzione e formazione oggi, nella sede della
Giunta regionale a Trieste.
Significativa da un punto di vista quantitativo (nel complesso i
21 corsi accoglieranno circa 450 allievi) la sperimentazione lo
sarÖ ancor di più dal punto di vista qualitativo e
dell'innovazione, per la scelta dell'arricchimento del curriculum
con l'intervento integrativo della formazione professionale.
L'iniziativa, illustrata dall'assessore assieme a Francesco
Pagliuso, direttore generale dell'Ufficio Scolastico Regionale,
rientra nell'ambito degli accordi sottoscritti da Regione ed
Ufficio scolastico e avrÖ luogo parallelamente ai percorsi
integrati tradizionali. Quest'ultimi riguardano 1255 allievi e si
configurano, ha detto Cosolini, "in 72 corsi in continuitÖ con i
percorsi di integrazione realizzati, negli ultimi tre anni,
all'interno della formazione professionale con l'intervento della
scuola per una media circa 150 ore di attivitÖ scolastica".
Molteplici gli obiettivi della sperimentazione, che vanno
dall'intensificazione delle opportunitÖ giÖ esistenti, fornendo
diverse carature di integrazione tra i due comparti, al
rafforzamento della capacitÖ del sistema scolastico di
intercettare quella parte della dispersione sinora positivamente
raggiunta dalla formazione professionale.
"Con la legge sul sistema formativo integrato, che ß in fase di
elaborazione e che trarrÖ utili elementi dalla sperimentazione
avviata con i nuovi percorsi - ha detto Cosolini - intendiamo
favorire la permanenza dei giovani a scuola almeno sino ai 16
anni di etÖ". "E' un obiettivo coerente con il nostro programma
di governo - ha continuato l'assessore - e con la consapevolezza
che una regione della conoscenza può sviluppare questa sua
missione solo partendo dalla base della piramide".
Un migliaio di giovani (il dato si ß consolidato negli ultimi 10
anni), scelgono la formazione professionale, ha concluso
l'assessore, e se i canali che tolgono irreversibilitÖ a questa
scelta sono aumentati il rientro non ß ancora facile. Noi
vogliamo che questo migliaio si riduca progressivamente, che un
numero sempre maggiore di giovani arrivi al diploma e scelga di
iscriversi all'universitÖ. Quello che mettiamo a loro
disposizione con il percorso integrato scuola e formazione ß il
doppio bagaglio del conseguimento di una qualifica professionale
e del completamento del percorso scolastico.
ARC/Luciana Versi Zambonelli