(ARC) APPOGGIO DELLA SLOVENIA AD INIZIATIVA DELL'EUROREGIONE
Sesana (SLO), 10 feb - Alcuni mesi fa a Lubiana, nei primi colloqui ufficiali tra il presidente del Friuli-Venezia Giulia Riccardo Illy ed i vertici del Governo sloveno, la proposta dell'istituzione dell'Euroregione aveva ricevuto "apprezzamento e disponibilità di valutazione". Oggi a Sesana, a pochi chilometri dal confine italo-sloveno, questo stesso progetto di Euroregione ottiene invece dal ministro per lo Sviluppo Regionale Zdenka Kovac "pieno appoggio" da parte della Slovenia.
Ma dall'odierno incontro tra il presidente Illy ed il ministro Kovac è anche emerso il ruolo di protagonista che la Slovenia vuole assumere accanto al Friuli-Venezia Giulia nell'ambito della costruzione dell'Euroregione e la volontà di ampliare questa cooperazione transfrontaliera, che dovrà avere, per Illy, carattere istituzionale, economico, sociale e culturale.
"Dalle già intense ma sporadiche collaborazioni sul confine, sia a livello regionale che locale - ha sottolineato Illy citando i positivi esempi tra Gorizia e Nova Gorica e tra Trieste e Sesana - ora è giunto il momento di passare ad una cooperazione sistematica ed organizzata" sviluppandola ed allargandola, oltrechè a Friuli-Venezia Giulia e Slovenia (o alle 14 possibili prossime Regioni slovene, realtà soprattutto di sviluppo economico più che di livello amministrativo, ha ipotizzato il ministro Kovac) anche a Carinzia, Istria croata, Regione di Fiume, "Stiria, come proposto dalla Slovenia, ed eventualmente alcune Contee ungheresi", ha quindi indicato lo stesso Illy.
"Il soggetto ideale" per animare questa cooperazione potrebbe essere indubbiamente l'Euroregione, come previsto dalla Convenzione di Madrid, del 1980, voluta dal Consiglio d'Europa per attivare le collaborazioni transfrontaliere.
Ma allo scopo di organizzare e facilitare questo tipo di rapporti, ha sostenuto Illy, dai recenti colloqui di Bruxelles con il presidente Romano Prodi ed il commissario Ue per la Politica regionale, il francese Michel Barnier, è giunta conferma che il prossimo 18 febbraio lo stesso Barnier presenterà la proposta comunitaria che potrà di fatto incentivare la nascita di questi nuovi soggetti transfrontalieri.
Nel frattempo il ministro Kovac ha proposto l'avvio di un gruppo di lavoro tecnico per iniziare ad elaborare la "piattaforma giuridica" della futura Euroregione.
Nell'ambito degli odierni colloqui Illy ha ricordato il suo recente colloquio con il ministro del Lavoro Roberto Maroni nel corso del quale ha sollecitato il Governo nazionale a rinunciare per la Slovenia e l'Ungheria al previsto periodo di moratoria (5 anni, come indicato dagli Accordi di Schengen) per la libera circolazione dei lavoratori, moratoria ritenuta alla luce dei fatti, ha affermato il presidente del Friuli-Venezia Giulia, "inutile se non addirittura dannosa".
All'incontro tra il presidente Illy ed il ministro Kovac hanno partecipato il sindaco di Sesana Miroslav Klun, il console generale di Slovenia a Trieste, Crtomir Spacapan, il direttore dell'Agenzia per lo Sviluppo regionale della Slovenia, Bojan Suvorov, ed i rappresentanti dei ministeri degli Affari Esteri e per le Politiche Sociali; successivamente la riunione è stata allargata ai sindaci della fascia confinaria slovena, dalla valle dell'Isonzo al litorale, ed ai delegati delle Camere di commercio della Slovenia.