ILLY RIUNISCE COORDINAMENTO REGIONE-SVILUPPO ITALIA

(ARC) Trieste, 11 feb - Il presidente del Friuli-Venezia Giulia Riccardo Illy ha riunito oggi a Trieste il Comitato operativo di coordinamento per l'attuazione del protocollo d'intesa tra Regione e "Sviluppo Italia spa", l'Agenzia nazionale per lo sviluppo d'impresa creata nel 1999 ed interamente controllata dal ministero dell'Economia e delle Finanze. Il protocollo, siglato ancora nel gennaio 2003 ma di fatto attivato alcuni mesi or sono dall'incontro tra Illy e l'amministratore delegato Massimo Caputi, prevede la verifica e lo studio delle possibili forme di sinergia tra l'Amministrazione regionale e l'Agenzia nazionale (già attiva comunque sul versante ferriera di Servola) per realizzare nuovi programmi d'investimento nel contesto territoriale ed economico del Friuli-Venezia Giulia, nonchè per sviluppare possibili azioni di "attrazione d'impresa" verso nuovi partner imprenditoriali. All'incontro di oggi, accanto al presidente Illy ed all'assessore regionale alle Attività produttive Enrico Bertossi, sono intervenuti - per Sviluppo Italia - Lina D'Amato, responsabile nazionale del coordinamento territoriale, Luigi Bosso, amministratore delegato di Sviluppo Italia Aree Produttive, Riccardo Salvati, project manager dell'Area Investimenti, ed Antonio Sfiligoj, amministratore delegato di Sviluppo Italia FVG. Per la Regione, invece, del Comitato fanno parte Alberto De Toni, vicepresidente di AREA Science Park, Alberto Mazzariol, direttore dell'Unione industriali di Pordenone, Giovanni Gambardella, consulente per le attività produttive, ed Antonio Meucci, condirettore generale di Friulia. L'accordo Regione-Sviluppo Italia, ha ricordato il presidente Illy, resta "quanto mai valido ed è ora necessario dare impulso alla sua operatività", in considerazione del calo di competitività industriale che purtroppo si registra anche a livello regionale. Alla pari del Sistema Italia, infatti, il "made in FVG" non cresce in modo adeguato, e in alcuni casi addirittura peggiora, ha segnalato il presidente, scontando anche i problemi di un export troppo concentrato su alcuni mercati in sofferenza (quello tedesco in particolare) e la concorrenza che in alcuni comparti manifatturieri, quali sedia e tessile, giunge dalla Cina. In questo scenario restano però i dati positivi rappresentanti dagli sforzi della Regione per avviare e sostenere la politica dell'innovazione industriale e la forte presenza di istituti di ricerca e di centri di trasferimento tecnologico, indispensabili per recuperare produttività. E' questo il contesto, ha concluso il presidente Illy, su cui riflettere per avviare la collaborazione finanziaria e progettuale tra Regione e Sviluppo Italia, che dovrà cercare di incidere in modo particolare sul tessuto delle piccole e medie imprese regionali, alle prese con problemi di passaggio generazionale (e, quindi, con l'esigenza di mutare i propri modelli gestionali), di sviluppo di forme associative, di tutela dei propri marchi, di rimodulazione delle proprie reti di commercializzazione.