(ARC) Trieste, 16 feb - La mobilità ed il trasferimento delle conoscenze, che caratterizzano la candidatura di Trieste all'Expo, rappresentano "una grande sfida" per l'esposizione universale del 2008.
Una scelta ed una sfida importanti, secondo il presidente del Bureau international des Expositions (Bie), il cinese Wu Jianmin, che oggi a Trieste si è incontrato con il presidente della Regione Riccardo Illy, per una manifestazione mondiale che di fatto è un possibile volano di sviluppo economico ed un'opportunità per tutto il Paese ospitante.
Illy ha ricordato al presidente Wu Jianmin ed al segretario generale del Bie, Vicente Loscertales, sia la corale condivisione di Trieste e dell'intero Friuli-Venezia Giulia alla candidatura triestina (maturata ancora nel 2001 con Illy sindaco ed il sottosegretario Antonione allora presidente della Regione), sia le prospettive dell'Expo nella città giuliana.
Valorizzare un'area centrale e fondamentale per Trieste, rilanciare le possibilità di sviluppo della città e la regione, "offrire" quest'area a supporto dell'integrazione sociale, culturale e produttiva delle nuove Nazioni centro europee prossimi partner della Ue: sono queste, infatti, per il presidente Illy, le prerogative che vogliono connotare la candidatura di Trieste.
L'Expo a Trieste, "ambientata" nella vecchia area portuale cittadina, ha aggiunto Illy, intende confermare questo nuovo ruolo della città: da punto d'arrivo e partenza di merci e prodotti a luogo di scambio e di valutazione di idee e conoscenze e, dunque, la volontà di sviluppare la cooperazione e la collaborazione con la nuova Europa che si apre ad Est.
All'incontro tra i presidenti Illy e Wu Jianmin, nel palazzo della Giunta del Friuli-Venezia Giulia, hanno partecipato l'assessore regionale al Lavoro ed alla Ricerca Roberto Cosolini, gli ambasciatori Francesco Caruso, rappresentante italiano al Bie di Parigi, e Claudio Moreno, responsabile dello staff del ministero degli Esteri creato per la candidatura di Trieste, ed i vertici di TriestExpo Challenge, Fabio Assanti e Pierpaolo Ferrante.