(ARC) Fiume, 17 feb - Friuli-Venezia Giulia e Regione Litoraneo montana di Fiume rilanciano la loro collaborazione bilaterale, sancita da un accordo siglato ancora nel maggio 2000 e, nel contempo, il Presidente Zlatko Komadina conferma a Riccardo Illy la sua ferma volontà di partecipare alla costituzione dell'Euroregione.
Negli odierni colloqui di Fiume tra i due Presidenti, infatti, Komadina ha ribadito a Illy che l'Euroregione rappresenta l'"associazione naturale" tra realtà che guardano a una piena integrazione europea e dunque piena disponibilità a un vertice - secondo lo stesso Illy possibile già nel breve periodo - tra tutte le istituzioni che dovrebbero aderirvi.
L'Euroregione, a questo punto, potrebbe essere costituita, è stato affermato, da Friuli-Venezia Giulia, Regione Litoraneo montana, Veneto, Slovenia, Carinzia ed Istria, a cui si aggiungerebbero la Stiria (recentissima in questo senso la proposta da parte di Lubiana) e alcune altre regioni confinanti con la Repubblica di Slovenia.
La cornice, come sottolineato, è quella dell'integrazione europea e alla richiesta di Komadina di supportare le istanze croate verso la UE il Presidente Illy ha confermato il "pieno sostegno del Friuli-Venezia Giulia al processo di associazione prima, e di adesione poi, della Croazia all'Unione Europea", con una previsione di ingresso nel 2007. Regione Litoraneo montana e Friuli-Venezia Giulia, hanno concordato Komadina ed Illy (oggi a Fiume con gli assessori Ezio Beltrame e Roberto Antonaz e accompagnati dal console d'Italia, Roberto Pietrosanto), nel frattempo costituiranno un gruppo tecnico-politico ristretto per dare specifica attuazione ai contenuti del protocollo d'intesa siglato quattro anni fa tra gli allora presidenti Brozina e Antonione, "con il quale abbiamo sempre lavorato in sintonia nel campo delle relazioni internazionali", ha osservato Illy.
Tra marzo e aprile, inoltre, le due Regioni si ritroveranno per siglare un accordo sull'utilizzo di personale infermieristico in Friuli-Venezia Giulia, nonché per sottoscrivere, da parte della nostra Amministrazione Regionale, la "Dichiarazione di Abbazia", del settembre 2002 per una cooperazione permanente nel campo della sostenibilità economico-ambientale del bacino adriatico.
Integrazione e cooperazione significano anche infrastrutture di trasporto e per questo motivo il presidente Illy ha ribadito a Komadina, trovando concordanza, la volontà del Friuli-Venezia Giulia di veder accelerate le realizzazioni autostradali della Trieste-Fiume, della Lubiana-Zagabria e della Maribor-confine sloveno/ungherese, anche nella prospettiva della costruzione (tra l'altro caldeggiata da Illy pochi giorni fa al Presidente Romano Prodi) di quel Corridoio ferroviario e autostradale Adriatico-Ionico da Trieste fino alla Grecia.
Un argomento, quello delle direttrici viarie tra Italia e Croazia e in particolare della Trieste-Fiume, che ha trovato il completo interesse di Komadina, il quale ha prospettato l'intervento anche della società nazionale croata che sta lavorando alla Fiume-Zagabria nella società mista cui dovrebbero aderire la slovena DARS, Autovie Venete, Autostrade per l'Italia e le concessionarie venete. Lo sviluppo di nuove arterie di traffico andrebbe ovviamente a favorire anche l'incremento dei movimenti portuali e i due presidenti hanno così auspicato "la stretta integrazione e l'indispensabile coordinamento" tra gli scali altoadriatici, da Fiume a Chioggia passando per Capodistria, Trieste, Monfalcone, Porto Nogaro e Venezia, come approfondito da Illy con il presidente veneto Galan e le autorità slovene.
Due "buone notizie" hanno concluso l'incontro tra Illy e Komadina: a breve Assicurazioni Generali aprirà i propri uffici a Fiume e l'ingresso del primo rappresentante della comunità italiana nel Parlamento della Regione Litoraneo montana. Nella seduta di giovedì prossimo siederà infatti per la prima volta sui banchi del Consiglio l'ex sindaco di Cherso Nivio Toich.
La visita del Presidente Illy a Fiume è iniziata nel Municipio della città, dove si è incontrato con i vicesindaci Luciano Susanj e Vesna Lukanovic e con il presidente del Consiglio comunale, Zeliko Glavan. Nel corso del cordiale colloquio è stato espresso l'auspicio che possano intensificarsi anche i rapporti tra le realtà locali.
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(ARC) Fiume, 17 feb - L'accordo di associazione della Croazia alla UE e, in parallelo, l'istituzione dell'Euroregione con il coinvolgimento della Regione Litoraneo montana rappresentano, per il Presidente Riccardo Illy, una soluzione per non aggravare l' "allontanamento" della Comunità italiana di Fiume dalla nazione d'origine.
Un allontanamento che potrebbe verificarsi, ha ricordato oggi il Presidente nel capoluogo quarnerino incontrando i Presidenti della Comunità Italiana e dell'Unione Italiana, Alessandro Alekovic e Maurizio Tremul, con l'adesione della Slovenia alla UE e con il conseguente spostamento della "barriera" di Schengen tra le due vicine Repubbliche.
Illy, che ha stretto in un "abbraccio ideale" i rappresentanti degli italiani della regione di Fiume riuniti oggi a Palazzo Modello di Fiume, ha sottolineato la "ricchezza" di questa nostra collettività, "collegamento prezioso con la Nazione d'origine e per il Friuli-Venezia Giulia".
E ha quindi ricordato che nel già avviato percorso di riscrittura dello Statuto regionale di specialità c'è la necessità e la volontà di indicare il ruolo di aiuto e di supporto che l'Amministrazione regionale deve fornire alle nostre minoranze linguistiche in Slovenia e Croazia: "Sostenervi è un nostro dovere morale" ha affermato.
Il Presidente Illy ha poi evidenziato il "grande valore simbolico" della possibile restituzione di alcuni immobili abbandonati, auspicando che al momento dell'individuazione di questi beni si possa registrare un favorevole parere da parte della Regione Litoraneo montana.
Illy ha concluso la sua visita a Fiume visitando la sede della Saipem Mediterranean Services, accolto dal presidente Giorgio Minardi. Saipem a Fiume è attiva da circa due anni ed ora occupa 180 persone, di cui oltre due terzi croati, per lo più laureati. Secondo i programmi del Gruppo il personale croato, nel 2006, dovrebbe giungere a 270 unità.