Trieste, 24 gen - "Le iniziative che si svolgono a Trieste,
città simbolo della Memoria, non possono essere solo un momento
per ricordare i drammi vissuti dalla comunità ebraica e da tutti
i cittadini di religione ebraica, perché la verità è che oggi
l'antisemitismo esiste ancora e si nasconde dietro alcune
posizioni violentemente antisioniste. Il contrasto feroce allo
Stato di Israele spesso non ha infatti radici solo politiche ma
nasconde un contrasto etnico. L'antisionismo che vediamo
diffondersi nelle nostre comunità deve quindi trovare un netto
contrasto, perché c'è una profonda differenza tra avere un
confronto politico e sprofondare nell'antisemitismo. Si tratta di
un messaggio chiaro, senza possibili interpretazioni, che tutte
le istituzioni devono lanciare e condividere, perché chi si
nasconde nel non detto non è realmente al servizio della libertà,
della democrazia e della pace, che sono i valori fondanti del
nostro territorio".
È il pensiero espresso dal governatore del Friuli Venezia Giulia
Massimiliano Fedriga durante il convegno "1938-1945. La
persecuzione degli Ebrei in Italia e a Trieste. Documenti per una
Storia", tenutosi alla Prefettura di Trieste prima
dell'inaugurazione dell'omonima mostra allestita alla Camera di
commercio della Venezia Giulia in piazza della Borsa, con la
partecipazione di tutte le cariche istituzionali del capoluogo
regionale tra cui il prefetto Pietro Signoriello e il sindaco
Roberto Dipiazza e la partecipazione, tra gli altri, del ministro
dell'Interno Matteo Piantedosi, oltre all'ambasciatore di Israele
in Italia Alon Bar, al presidente della Comunità Ebraica di
Trieste Alessandro Salonichio e alla presidente dell'Unione delle
comunità ebraiche italiane Noemi Di Segni nonchè dell'assessore
regionale alla Sicurezza Pierpaolo Roberti.
Il governatore ha quindi sottolineato che "il Friuli Venezia
Giulia ha un rapporto stretto con Israele che non è solo
economico ma anche culturale. Eventi come quello odierno sono
fondamentali per proseguire sul cammino di collaborazione e
amicizia intrapreso dalla nostra Regione e che sta portando
reciproci vantaggi".
Dal canto suo, il ministro dell'Interno Piantedosi ha rimarcato
come la Giornata della memoria sia un momento universale di
rigenerazione delle coscienze e spiegato che mantenere viva la
memoria della Shoah non può essere solo non dimenticare bensì
continuare a rinnovare il codice di condotta della nostra umanità.