FATTORE FERROVIARIO PUNTO CRISI INTEGRAZIONE PORTI FVG

Trieste, 28 ott - Lazio, Liguria, Puglia e Toscana sono "complessi regionali" che hanno avviato - riconoscendolo come assolutamente necessario - un programma di coordinamento del comparto portuale di quelle aree. Ma l'obiettivo dell'individuazione di una stretta sinergia tra gli scali marittimi del Friuli Venezia Giulia, Trieste, Monfalcone e Porto Nogaro, assieme alle altre strutture logistiche definite di "retroportualità" come gli interporti di Cervignano, Gorizia e Fernetti, è da tempo al centro anche dell'analisi di Regione e dei vertici dei tre porti, che oggi a Trieste hanno valutato ed approfondito, ha sottolineato al termine dell'odierno incontro l'assessore regionale ai Trasporti Riccardo Riccardi, "i punti di criticità e di condivisione del nostro sistema portuale, che ora comincia assieme a lavorare". Sulla base di un documento di sintesi illustrato dal direttore dell'Azienda speciale per il Porto di Monfalcone, Sergio Signore, l'assessore Riccardi ed i responsabili di Trieste, Claudio Boniciolli, Monfalcone, Emilio Sgarlata, e Porto Nogaro, Cesare Strisino, assieme ad Alpe Adria spa ed Inter-Rail spa, hanno discusso di questi temi, mettendo in luce in modo particolare che la maggiore criticità, per tutto il sistema portuale FVG nel suo complesso, è rappresentata dalla rete ferroviaria e dal servizio ferroviario. La "parola d'ordine", infatti, nell'ambito di qualsiasi ragionamento sull'integrazione portuale regionale, resta il potenziamento ferroviario, e non solo per quanto riguarda il trasporto container, è stato rimarcato. Un trasporto "su rotaia" dagli scali di Trieste, Monfalcone e Porto Nogaro che nella realtà attuale del Friuli Venezia Giulia non deve essere traguardato solo nell'ottica di una maggiore efficienza dell'economia portuale regionale ma anche per alleviare l'emergenza autostradale della A4, ha osservato Riccardi. "Ora - ha concluso l'assessore Riccardi - il lavoro sin qui svolto dalle tre aziende portuali regionali si svilupperà concretamente, già nelle prossime settimane, coinvolgendo gli amministratori delle quattro strutture interportuali di Cervignano del Friuli, Gorizia, Fernetti e Pordenone, con l'individuazione delle 'azioni' che dovranno essere attivate, soprattutto per trovare una risposta a questo elemento di crisi (il maggiore probabilmente) dell'organizzazione e della gestione del traffico ferroviario a servizio delle attività portuali". ARC/RM