Klagenfurt (Austria), 18 ott - Alle 8 di mattina, mentre un timido sole faceva capolino nella foschia del risveglio, Klagenfurt era deserta ed immersa in un gelido silenzio. Solo qualche poliziotto, gentile e premuroso nel fornire informazioni, presidiava i varchi di un centro cittadino già chiuso al traffico da molte ore.
Alle 11.30, quando in trentamila affollavano la Neuer Platz, teatro di una toccante cerimonia pubblica, e le vie circostanti lungo il percorso che portava al Duomo, lo stesso silenzio regnava sovrano, interrotto solamente dagli scatti dei fotografi e dal succedersi di interventi sul palco, dove, accanto ad una bara cosparsa di fiori, in diretta tv sulla ORF i maggiori esponenti istituzionali locali e nazionali dell'Austria ricordavano Joerg Haider, il governatore della Carinzia scomparso una settimana fa a seguito di un incidente stradale.
"Il silenzio che ha conquistato tutto e tutti", hanno commentato in molti a Klagenfurt. "Il silenzio del rispetto e della gratitudine", ha aggiunto il presidente del Friuli Venezia Giulia, Renzo Tondo, tra i primi a porgere l'ultimo saluto "ad un vero amico e ad un ottimo governatore della Carinzia".
Centinaia di giornalisti, tra questi molti italiani, si erano accreditati di prima mattina negli uffici del governo carinziano, davanti al quale brillavano di luce riflessa un'infinità di candele rosse accese, di messaggi celofanati, di foto plastificate. Nella stanza 110, al secondo piano, il personale che era stato molto vicino al governatore spartiva accrediti con gentilezza, quasi con gratitudine nei confronti di chi arrivava dall'estero per lui, per Haider, per il suo funerale. In un angolo, in primo piano sullo schermo del computer del fotografo ufficiale del Land, la foto che non ti aspetti o magari sì: Tondo e Haider, sorridenti, ritratti lo scorso 16 giugno a Klagenfurt, in occasione della partita Polonia-Croazia valida per gli Europei di calcio. Con un sorriso la fanno notare agli ospiti del Friuli Venezia Giulia, orgogliosi di una cooperazione che, dicono, "è e dev'essere un bene per tutti".
Oggi è il giorno della celebrazione di un uomo, di un governatore, di un politico che la gente nei bar definisce amato od odiato. Mai indifferente.
"Il governatore dei cuori", lo proclama in piazza il sindaco di Klagenfurt, Harald Scheucher, al cospetto della moglie Claudia, delle figlie Ulrike e Cornelia e della madre Dorothea, novant'anni il giorno dello schianto fatale del figlio.
Assicura continuità sulla linea-Haider il suo successore alla guida della Carinzia, Gerhard Doerfler, gli rende un omaggio rispettoso e - confessano alcuni media austriaci - forse impensabile il cancelliere socialdemocratico Alfred Gusenbauer, prodigo nel riconoscere la validità delle idee e dei progetti di Haider, "troppo spesso ingiustamente relegati in secondo piano dalla discussione sul personaggio".
Parole e pensieri che rimangono in terra mentre un palloncino bianco a forma di cuore si libera poco dopo il mezzogiorno dalle mani di una ragazzina bionda, in piedi sul lato destro della Neuer Platz. Un battito, un sussulto che riempie la piazza e la abbandona al suo silenzio. Poco dopo dieci, cento, mille palloncini bianchi e neri, legati insieme a piccoli gruppetti, si librano nell'azzurro limpido di un soffitto naturale che sembra dipinto, seguendo a breve distanza quel cuore che dopo un po' si trasforma in stella scomparendo lentamente.
Il tempo scorre veloce, lentissimo. Sono le 15.20 quando il picchetto d'onore, conclusa la messa in Duomo, esplode la terza salva di saluto al governatore carinziano. Caricano il feretro sulla Mercedes grigio metalizzata preceduta dalla staffetta della Polizia. E' il commiato senza ritorno. La moglie Claudia si sporge dal marciapiede della Karfreistrasse, un gesto d'amore con la mano destra e la vettura svolta impietosa.