CONVEGNO, LA REGIONE PROMUOVE E DIFENDE IL BENESSERE

(ARC) Trieste, 27 mar - Il Benessere è salute ma anche un business che può aiutare l'economia pubblica e privata, abbattendo in maniera preventiva spese sanitarie e favorendo la produzione di reddito. Non a caso, quindi, l'argomento è stato trattato nei suoi molteplici aspetti ed effetti nel corso di un convegno organizzato a Trieste dalla Direzione regionale Sanità e Protezione sociale. Definire il Benessere - volutamente quello con la B maiuscola che include significati, metodi di raggiungimento, aspetti normativi e ricadute sulla società - e creare le condizioni ideali per favorirne la diffusione è uno degli obiettivi che l'attuale Governo del Friuli Venezia Giulia e, più in generale, la coalizione di maggioranza - hanno ricordato nei loro interventi l'assessore competente Gianni Pecol Cominotto ed il consigliere regionale-capogruppo Ds Bruno Zvech - considera tra le priorità del proprio programma. La Regione è ora impegnata a legiferare in materia di benessere, in particolare occupandosi delle discipline bionaturali da considerare come arti dello star bene. Stimolati dal consulente regionale per il Benessere, Gianni Pizzati, moderatore del convegno che ha visto tra i relatori anche esperti del settore, Pecol Cominotto e Zvech hanno ripreso il concetto di Benessere come recupero della dimensione di persona, esposto dalla psicosomatista Lucia Lorenzi e, su queste basi, illustrato linee guida e modus operandi del Friuli Venezia Giulia. Un medico - è stato concettualizzato - può svolgere attività extrasanitaria nel campo del Benessere ma un operatore del Benessere non è abilitato a svolgere pratiche mediche. La Regione vuole garantire i cittadini sulla qualità delle prestazioni e dei relativi benefici - ha annunciato Pecol Cominotto - delimitando i confini tra Benessere e medicina, inclusa quella così detta alternativa, e regolamentando professioni (con relativi corsi di formazione riconosciuti) che concorrono in maniera importante, anche in fase di prevenzione, alla salute pubblica. Lo stesso assessore ha infatti evidenziato quanto, di anno in anno, aumenti l'incidenza della sanità sui bilanci regionali europei inclusi in sistemi ad alto livello di equità (dal 4 al 9 per cento), con il Friuli Venezia Giulia costretto a fare i conti tra il 6-6,2 per cento di incremento-spesa a fronte di appena l'1-1,5 per cento di crescita del prodotto interno lordo a cui, ovviamente, è legato a filo stretto l'introito fiscale. Pronto a sottolineare l'attenzione con cui viene affrontato il Benessere dalla maggioranza, Zvech ha spiegato che si vuole arrivare ad una migliore qualità della vita e ad una condizione sociale favorevole allo sviluppo. Va ridefinito il welfare, applicandolo in ogni settore con criteri di opportunità. Ecco perché è necessario valutare nei minimi particolari gli spazi di azione regionale, al fine di evitare di legiferare senza la certezza di non andare incontro alla bocciatura del Governo nazionale. Proprio su questo aspetto, però, è intervenuta il consigliere regionale della Lega Nord, Alessandra Guerra, esortando la maggioranza regionale ad unire le forze, recependo le proposte dell'opposizione (quella della stessa Guerra e quella annunciata di Forza Italia) per dare vita ad un progetto bipartisan in grado di ottenere il consenso a Roma. Solo così, ha detto, si potrà venire incontro alle esigenze di oltre un quarto della nostra popolazione che ricerca il proprio equilibrio psicofisico attraverso la medicina non convenzionale e le pratiche del Benessere.