ILLY E TESINI A FESTA PICCOLI COMUNI

(ARC) Poffabro (Frisanco), 28 mar - "I piccoli comuni sono la sintesi tra l'identità e le opportunità della modernità. Per identità intendiamo quel complesso di valori di storia, cultura, tradizione, ambiente che ritroviamo nei nostri paesi; per modernità tutti quei supporti (dal cellulare a internet ai sistemi multimediali) che possono aiutare a vivere nei piccoli centri". Così il presidente della Regione, Riccardo Illy, ha espresso la sua convinzione che i piccoli paesi devono non solo sopravvivere ma avere occasioni di sviluppo, intervenendo a Poffabro (in comune di Frisanco, PN) al convegno organizzato da Legambiente FVG in occasione della "Festa nazionale della PiccolaGrandeItalia". Convegno che si è svolto nel Centro Visite del Parco delle Dolomiti Friulane, ricavato nella ex Latteria e divenuto esso stesso un esempio di come far convivere la tradizione (rappresentata dalla conservazione delle attrezzature e dei documenti relativi all'antica funzione) e la modernità (ovvero l'utilizzo di sistemi informatici e audiovisivi). L'iniziativa di Legambiente (cui partecipano in Friuli Venezia Giulia 62 piccoli Comuni) ha trovato l'adesione convinta della Regione, come ha sottolineato il presidente del Consiglio regionale, Alessandro Tesini. Infatti, il problema dei piccoli comuni dovrà essere oggetto di dibattito e di soluzione "nell'ambito - ha affermato - della riforma delle autonomie locali, cui il Governo regionale sta lavorando e che il Consiglio regionale esaminerà. Non solo: anche la revisione dello Statuto di autonomia sarà occasione per inserire quanto proposto da Legambiente, ovvero la tutela dell'ambiente e delle biodiversità, recependo quanto in materia sarà sancito anche dalla Costituzione italiana e da quella europea". Un problema, quello della vita dei e nei piccoli comuni, particolarmente acuto in montagna: a Poffabro si è sentito parlare - da parte dei sindaci di Frisanco, Angelo Bernardon, di Erto e Casso, Luciano Pezzin, di Budoia (anche quale presidente della Comunità Montana del Friuli Occidentale), Antonio Zambon - di sopravvivenza sostenibile, di montagna viva, di piccolo come dimensione dove mantenimento delle radici e rapporti umani sono ancora possibili. Agli amministratori ha fatto eco Elena Gobbi di Legambiente FVG: "nei piccoli comuni ci sono valenze e problemi. Dobbiamo saper trasformare le valenze positive in occasioni di sviluppo sostenibile non solo economica, ma anche sociale". Allora la festa di piccoli comuni "non deve essere un'iniziativa estemporanea o folcloristica, ma occasione di innovazione nella tradizione" ha sostenuto Francesco Ferrante, direttore nazionale di Legambiente. "Il cambiamento - per Giuseppe Napoli, sindaco di Precenicco e rappresentante ANCI - deve essere innanzitutto culturale e poi servono norme che aiutino veramente i piccoli comuni. L'ANCI sta già operando con alcune iniziative". Sull'apporto che l'agricoltura - sia pur "marginale" e "di nicchia" - può dare alla sopravvivenza sostenibile ha parlato invece il presidente regionale di Coldiretti, Claudio Filupuzzi. Idee, proposte, speranze. Una "ricetta" è venuta dal presidente Illy: "I piccoli comuni, specie di montagna, devono trasformare il fenomeno delle 'seconde case' in risorsa, mantenendo il giusto rapporto tra residenti e ospiti; va favorita l'aggregazione fra comuni per erogare servizi migliori a costi più contenuti; va favorito il ripopolamento della montagna". Sembra essere questo il punto più difficile e Illy non pensa certo a grandi iniziative, bensì a una "imprenditorialità diffusa". Come? "Con un turismo basato su ambiente e cultura, con l'agriturismo, con l'albergo diffuso; con 'nuovi lavori' favoriti dalle nuove tecnologie (Agemont sta lavorando per portare la 'banda larga' anche in montagna per via satellitare); con artigianato e agricoltura locali, sostenuti magari da attività di formazione". Accanto a ciò servirà una gestione efficiente dei servizi grazie a un'unione vera e non fittizia di Comuni sostenuta da finanziamenti certi e continui. Tale processo sarà aiutato - secondo Illy - dalla riforma delle autonomie locali e da quella degli ambiti territoriali omogenei (ATO): sarà inserito il principio di volontarietà di aggregazione dei comuni; sarà modificato il sistema di trasferimento delle risorse agli enti locali; andranno valorizzate con un'ulteriore riforma le Comunità Montane per eliminare alcune difficoltà e per dare loro maggiori poteri. Infine Illy ha fatto riferimento alle iniziative dell'ANCI cui la Regione guarda con attenzione; alle modifiche alla legge sulla caccia studiate assieme con associazioni di ambientalisti e di cacciatori; e ha auspicato che la Festa nazionale dei piccoli comuni divenga una costante che la Regione sosterrà "affinché i 'tesori' rappresentati dai nostri paesi divengano motivo di richiamo turistico, specie ora che il mercato sta per aprirsi a 73 milioni di nuovi potenziali clienti con l'entrata di altri 10 Paesi nell'Unione Europea".