L'assessore alle studentesse: chi non vi rispetta non è la
persona giusta
Trieste, 23 nov - "Tra due giorni sarà celebrata la Giornata
internazionale per l'eliminazione della violenza sulle donne: mi
auguro che ci siano tanti uomini alle manifestazioni in
programma, desiderosi di testimoniare un'esigenza profonda di
partecipazione e di impegno".
Lo ho detto l'assessore regionale al Patrimonio Sebastiano
Callari alla platea studentesca del quarto anno dei licei Galilei
e Petrarca di Trieste che ha preso parte all'iniziativa di
prevenzione promossa dalla Polizia di Stato in collaborazione con
l'Ufficio scolastico regionale e territoriale intitolata "Questo
non è amore".
Nell'aula magna del liceo Galilei Callari ha evidenziato
l'importanza dei protocolli Zues ed Eva che danno strumenti alle
Forze dell'ordine per intervenire tempestivamente alle prime
avvisaglie di violenza e il valore fondamentale dell'opera di
prevenzione.
Evocando le parole di Papa Francesco, l'assessore regionale ha
ricordato che "il significato profondo dell'amore è donarsi e non
pretendere nulla in cambio. A voi ragazze dico: dovete avere un
grandissimo rispetto per voi stesse. Se colui con il quale avete
a che fare dimostra anche solo una mancanza di rispetto nei
vostri confronti, allora vuol dire che non fa al caso vostro. Non
si può amare una persona - ha concluso Callari rivolto alle
studentesse e agli studenti delle quarte liceo - se si vuole
cambiarla o, peggio, soggiogarla".
Delfina Di Stefano, della Polizia di Stato, ha ricordato i numeri
delle violenze: ogni giorno si consumano in Italia 86 reati nei
confronti delle donne e di questi il 35 per cento è a opera di un
convivente. L'informazione sui nuovi strumenti di contrasto
attivati dal Codice rosso e la prevenzione culturale sono
fondamentali - è stato detto - per spezzare una spirale che parte
dall'intimidazione delle donne e prosegue con il tentativo di
isolare e recidere i contatti sociali della donna fino alla
segregazione. Alla ribellione delle vittime seguono spesso
l'aggressione e il ricatto sui figli e talvolta una
riappacificazione che fa seguito però a un falso pentimento
dell'uomo.
All'incontro con gli studenti sono intervenuti tra gli altri il
prefetto di Trieste Annunziato Vardè, il questore Pietro Ostuni e
gli assessori comunali Carlo Grilli e Maurizio De Blasio.
ARC/PPH/ma