(ARC) ILLY, "ACCORDO CHE CONFERMA NOSTRA PREOCCUPAZIONE PER LA MONTAGNA FRIULANA"
Gorizia, 05 apr - Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Pietro Lunardi, i presidenti di Friuli Venezia Giulia e Veneto, Riccardo Illy e Giancarlo Galan, ed il direttore generale dell'ANAS Spa, Francesco Sabato, alla presenza dell'assessore regionale ai Trasporti Lodovico Sonego e del sindaco di Gorizia Vittorio Brancati, hanno siglato oggi a Gorizia il protocollo d'intesa per il completamento autostradale della A27 "Alemagna" ed il suo raccordo con la A23 Udine-Tarvisio.
Di fatto, come indicato oggi, la A27 si prolungherebbe sino a Tai di Cadore e da lì si svilupperebbe una "bretella" ("almeno una superstrada", secondo Lunardi, probabilmente a pedaggio) che, con il traforo della Mauria, giungerebbe sino a Tolmezzo per connettersi alla A23, mentre si dovrà anche verificare il collegamento della nuova arteria con la Sequals-Gemona, grazie ad un traforo al Monte Rest.
L'odierna intesa prevede che l'ANAS, con i propri uffici tecnici, predisponga nell'arco di circa sei mesi (questa la possibile scadenza indicata dal ministro) lo studio di fattibilità dell'opera, ha affermato il commissario di Governo per le opere strategiche del Nord Est (quelle previste dalla Legge Obiettivo 443/2001) Bortolo Mainardi, con il coordinamento dello stesso commissario e comunque sempre in accordo con le due Regioni.
Con la realizzazione di questo nuovo asse viario si chiuderebbe il "quadrilatero" composto dalle autostrade A4 a Sud, A27 ad Ovest ed A23 ad Est, nel contempo andando a definire un "sistema logistico" di rete infrastrutturale agganciato funzionalmente al Corridoio V Venezia/Trieste-Lubiana-Budapest.
Ma la connessione tra A27 ed A23, ha sottolineato il presidente Illy ricordando che questo collegamento era stato già al centro del suo colloquio dello scorso novembre proprio con Mainardi, andrebbe anche a coniugare le esigenze di sviluppo socio-economico di Carnia e Cadore, ed a risolvere la carenza di collegamenti a Nord del Veneto, dopo l'abbandono di qualsiasi progetto per la Venezia-Monaco di Baviera, ha evidenziato Galan.
"Da decenni - ha ricordato Illy - si parlava della galleria della Mauria e si ricercavano soluzioni viarie per togliere dall'isolamento l'area carnica ed il Cadorino, colpite dallo spopolamento e da un mancato sviluppo turistico rispetto ad altre aree, come l'Ampezzano e l'Alto Adige. Ora quest'opera, che sinora non ha avuto la possibilità di essere realizzata, si trova ad essere inserita in un contesto più ampio" ed in questa cornice "appare molto probabile - ha proseguito il presidente del Friuli Venezia Giulia - che il traforo possa trovare una sua giustificazione e la sua fattibilità economico-finanziaria".
Ed "estremamente positivo" è anche il fatto, sempre per Illy, che il protocollo individui anche il collegamento del Monte Rest, tra Socchieve e Tramonti di Sopra, "per unire la Montagna Pordenonese alla Carnia".
"L'accordo - ha infine voluto segnalare Illy - giunge a poche settimane dal referendum che ha visto prevalere i 'no' nell'istituzione della Provincia dell'Alto Friuli. Il fatto che oggi firmiamo questo protocollo significa che ci siamo occupati e preoccupati del problema della montagna friulana, a prescindere dal fatto che venisse costituita la nuova Provincia".