(ARC) Udine, 07 apr - Il presidente della Regione Riccardo Illy è intervenuto oggi ad Udine alla seduta straordinaria del Consiglio provinciale, presieduto da Fabio D'Andrea, espressamente dedicato all'avvio di un dibattito volto ad analizzare le proposte più idonee per rispondere all'esigenza di sviluppo della montagna friulana.
Nel suo intervento il Presidente della Provincia Marzio Strassoldo, che ha preso la parola prima delle dichiarazioni espresse da Flavio Pressacco, a nome della minoranza consiliare, e da Piero Mauro Zanin, per la maggioranza, ha evidenziato la necessità di un percorso "dai tempi stretti e incalzanti che affronti in modo risolutivo i veri problemi della montagna friulana".
"La popolazione dell'Alto Friuli - ha chiarito Strassoldo - ha confermato di volere l'unità della Provincia di Udine, ma i problemi della zona rimangono irrisolti e oggi quindi è giunto il momento di agire con determinazione. Consegneremo alla Regione un programma organico e ambizioso per il rilancio della montagna friulana, un documento che abbiamo elaborato prima che la vicenda referendaria distraesse l'attenzione delle attività programmate e che quindi presentiamo solo oggi, consapevoli di aver avviato un cammino che va condiviso in primis con tutte le forze del Consiglio provinciale di Udine e poi con altre istituzioni coinvolte nelle azioni per lo sviluppo della zona. Si tratta di un percorso che deve incidere sui meccanismi di degrado e difficoltà dell'area montana e per il quale chiediamo alla Regione un piano straordinario di interventi, per il quale dovranno impegnarsi con forza anche gli altri soggetti coinvolti nella crescita della montagna friulana, come i Comuni, le Comunità montane e il Governo, al quale richiederemo sostegno. Ma ci impegneremo anche - ha concluso Strassoldo - a coordinare le azioni da compiere con la Provincia di Pordenone, territorio con zone montane e problemi simili ai nostri".
Il presidente della Regione, nel proseguo dell'Assemblea consiliare (alla quale è anche intervenuto l'assessore regionale alle Risorse Agricole, Naturali e Forestali Enzo Marsilio), ha dal canto suo sottolineato la necessità che la presidenza della Provincia e tutti i consiglieri abbandonino ora sbagliate interpretazioni politiche della campagna e dell'esito referendario (dello scorso 21 marzo, per l'istituzione della nuova Provincia dell'Alto Friuli - "interpretazioni che oggi non convengono veramente a nessuno", ha affermato) per concentrarsi sui problemi da risolvere a favore dell'area montana.
"Problemi che vanno risolti - ha indicato Illy - grazie ad istituzioni collaudate, non inventandone di nuove, e sulla base di riforme che vengano a riguardare l'intero territorio e non solo una parte".
In questo contesto, ha aggiunto il presidente della Regione, vanno ascoltati i sindaci dei Comuni interessati e e le Comunità montane, nonchè - condividendo l'impostazione di Strassoldo - la Provincia di Pordenone, attivando un'attività congiunta ed integrata tra le due Amministrazioni.
Sostanzialmente due le riforme complessive necessarie indicate da Illy: quella degli Enti locali (è stata predisposta una seconda bozza, "decisamente più avanzata ed aperta al confronto"), nel cui ambito dovranno trovare spazio anche alcune soluzioni per la montagna, e quella dedicata alle Comunità montane.
Ricordando che il suo programma di Governo prevedeva e prevede iniziative ed interventi per la montagna in campo infrastrutturale (di pochi giorni fa l'accordo per il collegamento viario Carnia-Cadore), agricolo-zootecnico, turistico ed occupazionale (puntando ad esempio sul telelavoro) il presidente Illy si è detto pronto ad accogliere le proposte che giungeranno dalla Provincia di Udine, "dopo il confronto con Comuni, Comunità montane e gli altri soggetti chiamati a concorrere allo sviluppo della montagna".