(ARC) Trieste, 23 apr - A pochi giorni dall'ingresso della Slovenia in Europa, Sesana ha deciso di festeggiare il ventitreesimo anno della manifestazione "Confini aperti-Odprta meja" premiando coloro che furono i protagonisti di una scelta storica.
Tra questi il presidente della Regione Riccardo Illy che, poco dopo la sua nomina a sindaco di Trieste, fece sua la proposta del sindaco di Sesana, Miroslav Klun, d'estendere la manifestazione a Trieste.
Oggi sono 13 i Comuni che aderiscono all'iniziativa che anticipò l'eliminazione dei confini tra Italia e Slovenia, ma nel 1981 furono Edvin Svab, sindaco di San Dorligo della Valle, e Boris Bernetic, sindaco di Sezana, ad abbattere le barriere in un'epoca in cui il confine tra Italia e Slovenia aveva per la Jugoslavia, come ha detto Bernetic, "una funzione di baluardo".
Due metri e mezzo di frontiera aperti in Val Rosandra sono diventati, negli anni, il confine più aperto d'Europa ed Illy ha ringraziato Svab e Bernetic per l'"atto di coraggio" con cui dettero vita all'iniziativa cui lui stesso avrebbe aderito con entusiasmo poco più di un decennio più tardi. "Fu una giornata splendida - ha ricordato Illy - ed allora espressi la speranza che i confini cadessero davvero".
"Oggi auspico che la Slovenia possa integrarsi al più presto entrando nel trattato di Schengen e nell'Unione monetaria, rendendo i nostri rapporti ancora più stretti" ha detto ancora il presidente, augurandosi che l'allargamento continui, includendo la Croazia, "per consentire il ricongiungimento degli italiani e degli sloveni che vivono nell'Istria croata".
Con Illy sono stati premiati, tra gli altri, l'allora commissario di Governo Mario Marrosu e, postumi, il responsabile della Polizia di Frontiera Giovanni Volpe ed il vescovo di Trieste Lorenzo Bellomi. Per il primo ha ritirato il premio la consorte Loredana Catalfamo, direttore dell'Assindustria di Trieste. Per il secondo l'attuale vescovo di Trieste, monsignor Eugenio Ravignani.