(ARC) Trieste, 29 apr - Altro passo in avanti verso il completo trasferimento dallo Stato alla Regione delle competenze sul demanio idrico e marittimo, dei relativi beni e delle funzioni in materia di risorse idriche e di difesa del suolo. La Giunta regionale ha infatti approvato - su proposta dell'assessore al Patrimonio, Augusto Antonucci - la delibera con la quale dà mandato agli uffici competenti di sottoscrivere i verbali di consegna degli immobili e la convenzione tra Regione e Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti - Magistrato alle Acque di Venezia che regola il trasferimento di parte dei beni e di funzioni fino al pronunciamento della Corte Costituzionale sulle questioni oggetto di contenzioso.
Il trasferimento del demanio idrico e delle funzioni connesse è previsto da un Decreto legislativo del 2001, che prevede il completo passaggio alla Regione di tutto quanto relativo alle acque pubbliche esistenti nel territorio regionale, a esclusione del fiume Judrio nel tratto classificato di prima categoria e dei fiumi Tagliamento e Livenza nei tratti di confine con la Regione Veneto.
Pur in presenza di un contenzioso presso la Corte Costituzionale riguardante la definitiva attribuzione delle competenze relative all'espletamento delle funzioni amministrative relative ai beni trasferiti, la Regione si rende garante della continuità e funzionalità dei servizi delle opere idrauliche, sia pure "in uso promiscuo" con il Magistrato alle Acque: da qui la sottoscrizione di una convenzione per l'uso degli edifici di servizio di Latisana (Tagliamento), Versa (Judrio), Cecchini di Pasiano di Pordenone (Livenza).