(ARC) Trieste, 30 apr - Alle 14.50 il Presidente della Commissione Europea Romano Prodi ha fatto il suo ingresso alla Risiera di San Sabba accompagnato dal Presidente della Regione Friuli Venezia Giulia Riccardo Illy e dal Presidente del Consiglio regionale Alessandro Tesini. Prodi si è brevemente intrattenuto con i rappresentanti delle Associazioni di ex deportati e perseguitati politici antifascisti italiani.
Il presidente della Commissione Europea ha successivamente visitato il museo della Risiera soffermandosi su alcuni documenti e lettere scritti da deportati. In particolare ha voluto leggere personalmente un documento redatto dagli antifascisti prigionieri a Buchenwald il 27 aprile 1945 e intitolato "Italia libera, democratica, antifascista".
Il direttore dei civici musei Adriano Dugolin ha illustrato a Prodi i significati di tutti i reperti conservati nel museo.
A chiusura della sua visita alla Risiera, Prodi ha deposto una corona alla memoria delle vittime dell'Olocausto affermando di aver voluto fermarsi in questo luogo di miseria e inumanità proprio nel giorno in cui l'Europa festeggia uno dei suoi momenti più importanti.
"Qui abbiamo assistito - ha affermato Prodi - a un sistema metodico di torture e morte, un genocidio ed uno sterminio di massa. Quella guerra è stata una minaccia alla sopravvivenza della civiltà. Oggi noi celebriamo un processo di pace di cui ha ancora molto bisogno l'area dei Balcani non lontana da qui".
"Sono qui - ha concluso Prodi - affinché non si ripetano gli atti di violenza e morte tristemente conosciuti. La trasmissione della memoria è forma autentica di resistenza al male".
Alle 15.15 il Presidente della Commissione Europea, sempre accompagnato da Illy e Tesini, ha lasciato la risiera tra gli applausi di un gruppo di giovani studenti dirigendosi alla foiba di Basovizza.