(ARC) SIGLATO PROTOCOLLO TRA ITALIA, UNGHERIA, SLOVENIA E CROAZIA
Nagykanizsa (Ungheria), 18 mag - Non solo nuove direttrici viarie, su "gomma" e su rotaia, non solo vagoni ferroviari o TIR dal Friuli Venezia Giulia verso il Centro Est Europa, ma anche idee, conoscenze, servizi viaggeranno sul Corridoio V, da Trieste verso Leopoli e Kiev.
Oggi a Nagykanizsa, città della Contea di Zala, a Sud-Est del Balaton, i ministri per l'Innovazione e le Tecnologie di Italia, Lucio Stanca, di Ungheria, Kalman Kovacs, di Slovenia, Pavel Gantar, e della Croazia, Dragan Primorac, con la partecipazione del presidente del Friuli Venezia Giulia Riccardo Illy e di Antonio Paoletti, presidente della Camera di commercio di Trieste (e delegato di Unioncamere per i programmi nell'area balcanica), hanno infatti ufficialmente siglato il memorandum d'intesa per lo sviluppo di progetti quadrilaterali di "information technology" relativi proprio al Corridoio V.
Il documento siglato oggi a Nagykanizsa dai quattro ministri (frutto anche dei colloqui dello scorso luglio nell'ambito della Conferenza Ue di Cernobbio), riconoscendo il ruolo della Società dell'Informazione come strumento di coesione socio-culturale e di integrazione economica e l'importanza dell'Informazione e della Comunicazione nella realizzazione dell' "economia della conoscenza", sancisce di fatto lo sviluppo e la successiva realizzazione di un'autostrada informatica che dall'Italia, passando per Slovenia e Croazia, giunge sino in Ungheria.
I campi di attività che saranno messi allo studio da uno specifico comitato guida - prevede il documento - riguardano l' "architettura di sistemi di trasporto intelligenti" (con la collaborazione delle istituzioni e delle Agenzie europee coinvolte in questo settore), l'attivazione di servizi alle imprese lungo il Corridoio V, l'interoperabilità dei servizi di Dogana e l'analisi dei problemi relativi alla sicurezza dei trasporti a rischio, l'e-Content (creazione e gestione di siti web) ed i relativi servizi disponibili nei punti Internet pubblici che saranno creati lungo il percorso della direttrice viaria, nonchè la collaborazione e la messa in rete di Università, ricercatori, imprese ed operatori dei quattro Paesi.
Il comitato guida che sovrintenderà l'attuazione del memorandum sarà quindi chiamato, entro fine 2004 con il coordinamento dell'Italia, a promuovere un'analisi dell'impatto che il Corridoio V determinerà, per la parte delle infrastrutture "non materiali", nella crescita dell'information technology di Italia, Ungheria, Slovenia e Croazia; scopo di quest'analisi è la messa a punto di una "common vision" dei possibili scenari futuri e l'individuazione di aree critiche, interessi, opportunità, benefici e fattori di rischio per poi proporre progetti e servizi di information technology sempre lungo il Corridoio V.
Secondo il ministro Stanca, che oggi ha voluto legare la candidatura di Trieste all'Expo 2008 alle prospettive del Corridoio V digitale (sarà lui tra l'altro a guidare la delegazione italiana alla presentazione alla Bie del prossimo giugno a Parigi) l'impegno finanziario complessivo potrà essere dell'ordine di grandezza di qualche decina di milioni di euro ed attorno a questa nuova autostrada informatica dovrà concretizzarsi la collaborazione e l'impegno di diverse realtà italiane. Tra queste, Stanca ha "naturalmente" fatto riferimento alla Regione Friuli Venezia Giulia, che per il Corridoio V riveste un ruolo strategico fondamentale.
In questio contesto, ha sottolineato il presidente Illy, il Friuli Venezia Giulia ritiene il partner istituzionale italiano più adatto per sviluppare l'odierno accordo, anche in considerazione della sua fondamentale posizione geopolitica e della sua valenza in campo scientifico e tecnologico. La Regione Friuli Venezia Giulia è dunque pronta a collaborare con il ministero per l'Innovazione e le Tecnologie in queste politiche di information technology con l'Ungheria, Slovenia e Croazia, in particolare in campo sanitario nella gestione dei rapporti con le imprese e nell' e-Government.
Infine Illy ha confermato a sua volta che il tema scelto da Trieste per l'Expo 2008 (la mobilità della conoscenza) è perfettamente coerente con i contenuti dell'accordo siglato oggi ed ha auspicato l'appoggio dei tre Paesi alla candidatura italiana.
Alla firma del Memorandun sono intervenuti, accanto ai ministri Stanca, Kovacs, Gantar e Primorac ed ai presidenti Illy e Paoletti, il capo dipartimento per l'Innovazione e le Tecnologie della presidenza del Consiglio dei ministri Mario Pelosi, il direttore generale di Federcomin (federazione di Confindustria che riunisce le imprese di telecomunicazione, radio-televisive ed informatiche) Pietro Varaldo, Claudio Roveda, docente di ingegneria gestionale al Politecnico di Milano e tra i responsabili della Fondazione Rosselli di Torino, Luigi Caruso, amministratore delegato di "Enterprise Digital Architets", e Romano Bertollini, direttore Pubblica Amministrazione di "EDS Italia Spa" (azienda che annovera tra i suoi clienti il ministero dell'Istruzione, ENI, INA e Fiat).
E' infatti intendimento del ministro Stanca creare un Tavolo di lavoro tra tutte le realtà italiane (istituzioni, in primis dunque il Friuli Venezia Giulia, realtà imprenditoriali, mondo della ricerca) interessate alla realizzazione di progetti digitali lungo il Corridoio V.