PROTOCOLLO COLLABORAZIONE FVG/EMILIA-ROMAGNA

(ARC) Bologna, 24 mag - Friuli Venezia Giulia ed Emilia-Romagna hanno siglato oggi a Bologna un protocollo di collaborazione che fissa - con la costituzione di alcuni specifici gruppi di lavoro - l'avvio di rapporti bilaterali in campo istituzionale, in ambito comunitario e nella prospettiva dell'apertura dei nuovi mercati del Centro-Est Europa. Il documento, che è stato siglato dai presidenti Riccardo Illy e Vasco Errani, in particolare stabilisce, è stato sottolineato nel corso dell'odierno incontro al quale hanno partecipato anche gli assessori Ezio Beltrame, Enrico Bertossi, Franco Iacop ed Enzo Marsilio e (per l'Emilia-Romagna) il vicepresidente Flavio Delbono e gli assessori Duccio Campagnoli, Alfredo Peri e Guido Tampieri, la creazione di quattro tavoli permanenti di cooperazione per lo sviluppo e l'intensificazione dei rapporti internazionali con i nuovi partner della Ue e del Sud-Est Europa affacciata sull'Adriatico, per l'e-Government, per le reti di infrastrutture immateriali e per i collegamenti viari. Ulteriori gruppi di lavoro, è stato inoltre indicato, potranno in prospettiva riguardare anche l'agricoltura (utilizzo degli Ogm) ed il turismo. La collaborazione tra le due Regioni potrà poi riguardare la cooperazione decentrata allo sviluppo, le attività produttive, la tutela ambientale, la pianificazione territoriale e la protezione civile, la ricerca e la cultura, il settore socio-sanitario ed i rapporti tra gli Enti locali. Nell'immediato, peraltro, Friuli Venezia Giulia ed Emilia-Romagna vogliono sviluppare una comune iniziativa politica, mettendo in comune sedi all'estero e progettualità (sotto l'ombrello delle direttive Ue dedicate alle cooperazioni transfrontaliere - tra queste lo strumento Interreg), per favorire l'incontro con le istituzioni ed il sistema economico dei Paesi dell'Europa Centro e Sud orientali, proiettandosi nella prospettiva delle nuove politiche di coesione che Bruxelles lancerà nel 2006. Gli occhi delle due Regioni sono difatti specificatamente puntati sull'Adriatico e sulla collaborazione attorno a questo mare tra le Regioni italiane, dal Friuli Venezia Giulia alla Puglia, e le realtà esterne, dalla Slovenia all'Albania, anche alla luce delle indicazioni contenute nel terzo Rapporto del commissario Michel Barnier (presentato pochi mesi fa) e delle ipotesi di indirizzo che il Governo nazionale intenderebbe adottare, accentrandone gli indirizzi strategici.