(ARC) Verteneglio (Croazia), 27 mag - La Direzione generale per le Politiche Regionali della Ue ha messo allo studio negli scorsi giorni il possibile testo di un prossimo provvedimento normativo (probabilmente un regolamento) per sviluppare la cooperazione transfrontaliera, con la contestuale creazione di soggetti giuridici in grado di attivare queste forme di collaborazione.
La notizia è stata comunicata oggi dal presidente del Friuli Venezia Giulia Riccardo Illy nel corso del convegno "L'Europa oltre i confini - quanto reale è l'Euroregione", promosso nella località croata di Verteneglio, al quale sono intervenuti, tra gli altri, il presidente della Regione Istriana Ivan Jakovcic ed il vicepresidente della Regione Litoraneo Montana (l'area di Fiume), Luka Denona.
Due infatti appaiono oggi le strade per giungere alla costruzione di un'Euroregione, dotata di personalità giuridica internazionale, che coinvolga Friuli Venezia Giulia, Veneto, Carinzia, le due Contee croate e le Regioni slovene di futura istituzione.
Facendo perno sulla Convenzione di Madrid del 1980 del Consiglio d'Europa e sul successivo "addendum" del 1995, proprio per la creazione di soggetti con personalità giuridica propria, peraltro non ancora ratificato dall'Italia (che ha anche inserito la clausola di accordi bilaterali fra Stati per sviluppare tali forme di cooperazione) o sfruttando questo nuovo regolamento oggi alla studio dagli uffici della Commissione europea.
Regolamento, è stato sottolineato oggi a Verteneglio, che farebbe riferimento alle indicazioni formulate a febbraio dal Terzo Rapporto sulla coesione economica e sociale della Ue, che appunto prevedeva l'incentivazione alla realizzazione di nuove cooperazioni lungo i confini.
Per giungere comunque ad una vera istituzione dell'Euroregione i tempi complessivi "parlano" di circa un paio d'anni per cui, nel frattempo, potrebbe essere opportuno - è stato segnalato - giungere alla sottoscrizione di specifici protocolli bilaterali per supportare la creazione dell'Euroregione ed in questo senso il Friuli Venezia Giulia ritiene utile un incontro (prima della pausa estiva) tra i presidenti delle Regioni coinvolte ed il Governo sloveno allo scopo di fare il punto sulla situazione e per analizzare i prossimi passi da compiere.