INCONTRO ILLY CON ARCIVESCOVO DI UDINE BROLLO

(ARC) Udine, 10 giu - E' attorno ad un tavolo di concertazione ristretto, che concretizzi quel "consiglio di sistema" auspicato in un documento che l'arcivescovo di Udine Pietro Brollo ha illustrato oggi al Presidente della Regione Riccardo Illy, che si dovranno definire obiettivi e programmi, condividere modelli di sviluppo, linee strategiche e risorse in grado di rilanciare il tessuto economico e sociale della montagna friulana. L'incontro, presenti gli assessori Bertossi, Cosolini e Marsilio, sottolinea, una volta di più l'attenzione con cui Giunta da un lato e Chiesa friulana seguono una situazione di crisi che è, dice Illy, strutturale e congiunturale insieme. Sullo sfondo quella globalizzazione che se consente alle nostre imprese di essere "potenzialmente" su tutti i mercati, fa entrare nei anche nei panorami economici locali realtà industriali e mercati dove favorevole è la delocalizzazione di produzioni - o parti di esse - con costi di manodopera estremamente competitivi. Alla necessità sottolineata da Monsignor Brollo, di una "autority" per la montagna, una sorta di commissario straordinario per l'emergenza, il Presidente risponde che l'interlocutore esiste già: l'assessore Marsilio affiancato dai responsabili delle attività produttive e del lavoro. E se la diagnosi sui mali che affliggono anche il tessuto sociale della montagna è condivisa, Illy va oltre e indica quattro filoni di sviluppo possibile: dall'artigianato tradizionale (vero volano per economie di altre regioni come Liguria (con le Cinque terre) ed Emilia Romagna (l'Appennino), all'agricoltura e alla zootecnia di qualità, dall'industria ad alto contenuto di conoscenza (o che usa le risorse del territorio),al turismo come sinergico collante tra diversi comparti. Orizzonte di un futuro prossimo,ma intanto l'emergenza va governata e risolta. Molto - ne parla Bertossi - il lavoro già fatto e che continua ad essere portato avanti sia sul versante più propriamente industriale che su quello dei percorsi formativi dove attivare strumenti di accompagnamento su alternative - sottolinea Cosolini - che si stanno costruendo. Prossimo appuntamento , infine, il tavolo di concertazione che, conclude Marsilio, sentite le esigenze del territorio, disegni programmi "fattibili" definendo un percorso fatto di scelte e di obiettivi da raggiungere.